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l'operazione della squadra mobile

Latina, minorenni accoltellati ai pub, tre in carcere: hanno tra i 18 e i 19 anni. Uno dei feriti colpito al collo perché voleva fermare l’aggressione

Un 16 enne ha rischiato la vita. Indagati in tutto 16 ragazzi, nove sono minorenni

(il video con alcuni  frame della rissa avvenuta al Colosseo che precede le coltellate ai Pub)

LATINA – Hanno un nome e un volto i tre ragazzi tra i 18 e i 19 anni che la sera del 23 novembre, accoltellarono tre giovani nella zona dei Pub di Latina, uno dei quali, di 16 anni, ha rischiato la vita. Tentato omicidio plurimo in concorso l’accusa per gli arrestati che questa mattina, dopo la notifica dell’ordinanza del Gip da parte della Polizia di Stato, sono stati portati in carcere.

I FATTI – Erano le 23 e 30 quando quella sera di follia c’era stato un violento scontro tra i ragazzi di due gruppi rivali, a cui avevano partecipato una decina di giovani. Le fasi concitate della prima rissa, al Colosseo erano durate meno di un minuto e subito dopo tutti i partecipanti si erano allontanati. “Ma trascorsi appena 15 minuti dal primo episodio, alcuni ragazzi, tra cui i tre già coinvolti in precedenza, erano tornati sul posto, questa volta, però armati di un coltello e spalleggiati da altri amici (il video del secondo attacco). Con l’intento forse di vendicare il precedente “sgarro” a quel punto il gruppo ha aggredito violentemente due dei giovani che avevano preso parte alla precedente rissa, un sedicenne e un diciottenne. Quella sera venne colpito al collo da un fendente un terzo ragazzo, anche lui minorenne, che aveva semplicemente cercato di far ragionare le parti invitandole a fermarsi”, spiega il dirigente della squadra Mobile Guglielmo Battisti che ha diretto le indagini.

All’arrivo delle Volanti, sul posto erano rimasti tre ragazzi tutti feriti con arma da taglio, uno di questi, un sedicenne, era rimasto gravemente ferito ed era stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale santa Maria Goretti dove è rimasto a lungo in prognosi riservata e in pericolo di vita, e dove è stato sottoposto a numerosi interventi chirurgici.

Le indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile hanno consentito di inquadrare nell’immediatezza il  contesto criminale in cui si era verificato il fatto tra un gruppo del Colosseo, composto per lo più da minori, e altri giovani di del quartiere Q4. “L’identificazione dei coinvolti e la ricostruzione delle singole condotte è stata particolarmente complessa; in particolare l’acquisizione delle testimonianze dei presenti, resa difficoltosa sia per la ritrosia, soprattutto iniziale, a collaborare con gli inquirenti, sia per l’assenza di conoscenza diretta dei membri del gruppo contrapposto. Determinanti in tal senso si sono rivelate invece le immagini degli impianti di video sorveglianza privata acquisite sul posto dagli investigatori”, spiega ancora Battisti.

Sequestrati nel corso delle indagini gli abiti dei presunti autori che figuravano nei video di sorveglianza di quella sera, serviti alle indagini.

Denunciati  a vario titolo, alla Procura della Repubblica di Latina e alla Procura dei Minori di Roma di 16 ragazzi, nove dei quali minorenni. Valutata la gravità dei fatti accertati e il pericolo di reiterazione, il Questore di Latina, ha disposto nei loro confronti  l’applicazione del c.d. DASPO Willy. I provvedimenti in corso di esecuzione da parte dei poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Latina. Per un lungo periodo dovranno stare lontani dalla zona della Movida.

“Appare particolarmente allarmante che i fatti di rilevanti gravità e il tentato omicidio, siano maturati in un contesto del tutto ordinario: nessuno dei 16 soggetti identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria era infatti mai emerso in attività di polizia, tutti i coinvolti erano  incensurati”, dicono dalla Questura.

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