FORMIA– Ha annunciato tolleranza zero contro chi, con comportamenti violenti, rende pericolose le zone della movida. Il questore di Latina Fausto Vinci, grazie alla continua attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nelle aree dove si trovano locali di intrattenimento, ha adottato sei provvedimenti di D.A.C.U.R (divieto di accesso ai centri urbani) per la durata di tre anni nei confronti di giovani coinvolti in una rissa avvenuta a Formia il 31 dicembre. L’episodio era avvenuto nell’hotel Bajamar dove erano dovuti intervenire Carabinieri e Guardia di Finanza.
Le indagini e le testimonianze raccolte, oltre alla visione delle immagini di video sorveglianza da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Formia hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti avvenuti all’interno del locale dove, per futili motivi, si è scatenata una violenta rissa con pugni, schiaffi, bottiglie rotte ritrovate sul pavimento e il coinvolgimento anche degli addetti alla sicurezza che, nell’intervenire, sono stati coinvolti nell’aggressione.
Il questore, dopo gli accertamenti svolti sul fronte della pubblica sicurezza, ha disposto l’applicazione della sospensione temporanea della licenza con la chiusura per 15 giorni del locale e l’applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti delle persone coinvolte.
“L’ attività di valutazione degli atti operata dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha consentito al Questore di adottare sei provvedimenti di DACUR, misura di prevenzione atipica di esclusiva valutazione del Questore, che ha lo scopo di evitare l’accesso a pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento che si trovano nei luoghi in cui sono stati commessi i reati e ciò proprio allo scopo di porre un freno e prevenire fenomeni di violenza che sempre di più si verificano nelle aree della movida. In questa circostanza il Questore ha previsto nel provvedimento anche la prescrizione che prevede la presentazione presso un ufficio di polizia due volte la settimana in orario prestabilito che è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per la convalida”, sottolineano dalla Questura.
La violazione dei divieti e delle prescrizioni è punita con la reclusione da uno a tre anni.
