LATINA – Nono rinvio questa mattina in Tribunale a Latina per il processo per gli insulti rivolti sui social a Valerio Catoia, l’alfiere della Repubblica pluripremiato, divenuto anche poliziotto ad honorem per aver salvato una bambina che stava annegando nel mare della Bufalara a Sabaudia: era il 2017. La popolarità di Valerio, che ha la Sindrome di Down, evidentemente aveva dato fastidio ai due imputati che su un gruppo Fb costituito ad hoc, avevano usato espressioni estremamente offensive nei confronti del ragazzo e che avevano ferito profondamente la famiglia oltre che la società civile. Entrambi sono accusati di diffamazione aggravata dalla finalità discriminatoria, ma dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica e la richiesta di rinvio a giudizio, ci sono stati difetti di notifica e altre questioni procedurali, tra cui un trasferimento all’estero, a tenere fermo l’avvio del processo che è sempre più a rischio prescrizione.
Un anno fa, a maggio del ’24, il papà del ragazzo si era sfogato di fronte a quello che era stato allora il quinto rinvio. A distanza di 12 mesi ne sono intercorsi altri due. Oggi, il giudice Giuseppe Cario, che ha presieduto l’udienza per assenza della giudice naturale, ha disposto un rinvio breve e si tornerà in aula il 25 giugno 2025.
