LATINA – A parte le vacanze a Formia da ragazza e qualche bagno a Gaeta e Sperlonga, Rosaria Amato, il nuovo Questore di Latina (titolo da declinare al maschile “perché è una carica istituzionale”, spiega), del territorio sa ancora molto poco, se non quello che tutti ormai sanno: “E’ una provincia complessa e studierò per conoscerla. Un territorio delicato, ma io sono abituata a lavorare sodo e mi impegnerò sostenuta anche da una grande passione per il mio lavoro”, aggiunge durante il primo incontro con i giornalisti nella sala stampa della Questura di Latina dove è entrata da meno di ventiquattr’ore . Un rapido giro in centro città per dare uno sguardo, la Amato spiega di voler stabilire un rapporto di collaborazione con la cittadinanza. “E’ fondamentale. Ci tengo anche a sottolineare che sono il Questore della provincia di Latina, e tutti i 33 Comuni devono sapere già da subito di poter contare sul Questore”. Il debutto pubblico ufficiale arriverà presto, il prossimo 10 aprile, in occasione della festa della Polizia che si terrà a Fondi.
Qui le prime parole di saluto ai cittadini
Così Latina e la sua provincia si colorano sempre più di donne nei ruoli di comando: c’è il Prefetto Maria Rosa Trio, la Presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti, la Comandante dei vigili del Fuoco Clara Modesto, e sono cinque le sindache elette, Carla Amici, Barbara Petroni, Anna Maria Bilancia, Giada Gervasi e Paola Villa. E da oggi, in un ruolo di vertice tra le autorità provinciali, arriva Rosaria Amato, che è anche la prima donna in assoluto a ricoprire l’incarico di Questore a Latina: “Dovreste essere contenti, no?”, sorride per poi ringraziare di quel mazzo di fiori trovato al suo arrivo sulla scrivania, gentile omaggio del suo predecessore, Carmine Belfiore già in servizio a Roma per garantire la sicurezza del Senato.
E’ il secondo incarico nel Basso Lazio, dopo i 18 mesi trascorsi a Frosinone: “Lavorerò in continuità con chi mi ha preceduto, modulando le attività in relazione alle esigenze, non ho ricette magiche per risolvere i problemi che certamente non mancano – dice la Amato – ma so di avere anche a disposizione una buona squadra”. L’impegno contro la criminalità organizzata e la corruzione, attenzione massima ai reati contro le donne “dove c’è un grande sommerso”, anche utilizzando gli ammonimenti che sono prerogativa proprio del Questore. E poi un lavoro sulla sicurezza percepita perché “di fronte alla paura non c’è dato oggettivo che possa tenere – dice – e dobbiamo lavorare sul gap che esiste tra sicurezza reale e ciò che i cittadini sentono”.
In bocca al lupo Questore.