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DUPLICE OMICIDIO A LATINA
PEGGIORANO LE CONDIZIONI DEL RAGAZZO FERITO
Zanier è in isolamento VIDEO – INTERVISTA

omicidio

La casa di Via Idrovore dove è avvenuto l’omicidio della donna romena

via rappini

in Via Rappini, è stata trovata morta la madre di Roberto Zanier

LATINA- Sono disperate le condizioni di Andrei Gabriel Bogdan, il giovane romeno di 19 anni ferito da un colpo di pistola esploso da Roberto Zanier il 35enne di Latina che ha ucciso prima la madre con un colpo di arma da fuoco mentre la donna dormiva nel suo appartamento di via Rappini e poi ha sparato in via Darsena, alla periferia della città, ad una donna romena e ad altre persone tra cui anche il 19enne. Zanier si trova detenuto in carcere in attesa dell’interrogatorio davanti al gip dopo che è stato arrestato al termine di una vera e propria caccia all’uomo ieri mattina tra Borgo Montello e Prato Cesarino mentre vagava per le campagne. Intanto proseguono le ricerche da parte della polizia per ritrovare l’arma del delitto lanciata dall’ex vigilantes nel canale che costeggia la Pontina. Secondo quanto ha riferito un amico che aveva visto Roberto poche ore prima del duplice omicidio, il 35enne gli aveva annunciato che gli sarebbe arrivata una lettera dove avrebbe capito tutto. “Ho ucciso mamma nel sonno, volevo proteggerla dalla fine del mondo”. E’ apparso sconvolto, con rari sprazzi di lucidità, Roberto Zanier l’ex guardia giurata  che ieri mattina  a Latina ha ucciso la madre e una donna romena e poi si è dato alla fuga in auto. L’omicida, molto conosciuto anche per il suo passato di cestista, è stato catturato dalla Polizia intorno a mezzogiorno e portato in Questura dove nel primo pomeriggio di ieri  è stato interrogato dal pm Giuseppe Miliano. Per trovarlo le forze dell’ordine avevano istituito posti di blocco a Latina e sulle principali vie di comunicazione. La pistola non è stata ancora ritrovata, ma il 35enne avrebbe riferito agli investigatori il luogo dove se ne è disfatto.

Il capo della squadra mobile di Latina, Tommaso Niglio, al termine dell’interrogatorio ha spiegato come gli investigatori sono arrivati alla cattura. Fondamentale è stata una segnalazione arrivata dalla zona di campagna tra Borgo Montello e Prato Cesarino dove il giovane aveva abbandonato l’auto e vagava a piedi. Il ragazzo, che a quanto sembra non riusciva più a dormire da giorni, a causa di un fortissimo stato d’ansia nel quale si trovava, ha raccontato agli inquirenti di aver ucciso la mamma nel sonno intorno alle 4,30 di questa mattina, mentre lei dormiva: “Volevo  proteggerla dalla fine del mondo”, ha ripetuto a più riprese. Poi Zanier si è recato a casa del padre dove ha fatto fuoco uccidendola contro l’inquilina romena che non pagava l’affitto e contro il figlio 21enne di lei, che è gravissimo. Ha anche ferito l’altro figlio della donna e il marito che sono ricoverati in ospedale. Poi, ha finito i colpi della pistola Astra calibro 38 special che deteneva regolarmente. ASCOLTA IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE, TOMMASO NIGLIO al microfono di Antonio Bertizzolo

zanier

IL PESO DEL LAVORO PERSO – Roberto Zanier era disoccupato da alcuni mesi. L’ultimo lavoro nella catena di supermercati della Midal, la società che gestiva gli  Ipersidis, finitA sotto inchiesta per bancarotta fraudolenta. Proprio dall’azienda attendeva ancora il pagamento di numerosi stipendi. Penultimo di quattro fratelli, Roberto aveva un passato di lavoretti saltuari, tra cui proprio quello di guardia giurata e di rappresentante di vini, insieme con il padre. Ha fatto parte anche delle giovanili del Latina basket, così come due dei suoi fratelli che poi passarono anche nel professionismo. Roberto che ultimamente sembra soffrisse di una forma di depressione, viene descritto da tutti come «un bravo ragazzo».

LA SEQUENZA – La follia omicida si è scatenata quando era ancora buio.  In Via Rappini dove il giovane viveva, intorno alle 4,30 ha fatto fuoco contro la madre  Norina Londero, 68 anni. Le ha sparato alla testa mentre dormiva, poi l’ha coperta con un cuscino. L’altro omicidio, il primo ad essere segnalato alle forze di polizia questa mattina, era stato quello di una donna romena uccisa da Zanier in una casa di campagna di proprietà del padre dell’omicida, in Via Darsena una traversa di Via Idrovore alle porte del capoluogo (nella zona di Via Piattella). La vittima è Elena Tudosa 44 anni che il giovane era convinto avesse  avuto una relazione con suo padre. Forse al culmine di una lite per affitti non pagati, l’ex vigilante l’avrebbe uccisa, sparando poi in testa al figlio di lei, Andrei Gabriel Bogdan 21 anni, ricoverato in condizioni gravissime prima al Goretti di Latina e poi trasferito a Roma. Ferito anche il compagno della donna, Florin Dumitrache, anche lui ricoverato in ospedale e piantonato fino alla cattura dell’omicida.

Il padre dell’omicida e i tre fratelli del ragazzo nelle ore successive ai delitti sono stati tenuti sotto protezione e hanno  collaborato alle ricerche fornendo indicazioni preziose per gli investigatori. La famiglia Zanier è molto conosciuta e stimata in città e  quanto accaduto ha toccato profondamente oltre che i familiari anche molti conoscenti e amici.

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