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COMMERCIALISTA E RICETTATORE
Nuovo filone d’indagine sui pezzi d’arte sequestrati a Latina

LATINA – Trattava l’acquisto della testa marmorea risalente al I secolo dopo Cristo trafugata dal Museo Civico di Anzio, M.V, il commercialista di Latina di 52 anni denunciato per ricettazione, dagli investigatori del commissariato di Anzio guidati dal vicequestore Mauro Baroni, e dai carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio archeologico del maggiore Coppola, che alcuni giorni fa hanno individuato gli autori del furto avvenuto il 20 dicembre scorso. Trentamila euro, tanto valeva sul mercato nero la preziosa testa, una somma ancora troppo alta per poter concludere l’affare.

Al professionista pontino gli investigatori sono arrivati dopo aver individuato gli autori del furto al Museo: un 25enne incensurato di Nettuno e due  complici.  Il ragazzo, nel corso di alcune telefonate intercettate, contrattava con il commercialista la vendita di alcuni pezzi. E’ stato a quel punto, il 7 gennaio, che è scattato il blitz. A bordo della Pegeout del ragazzo fermata per un controllo sono stati trovati vari reperti, altri li aveva in casa, ma la sorpresa più grande è stata rinvenire 1270 pezzi di notevole interesse storico archeologico a Latina, nell’abitazione del commercialista. “Probabilmente non si tratta solo di  un collezionista”, ha sottolineato il maggiore Coppola che guida il Nucleo tutela del patrimonio archeologico dei carabinieri. Nel corso dell’operazione, abbandonata in un campo, è stata ritrovata anche un’ara funeraria risalente all’epoca romana repubblicana, risultata rubata il 22 novembre a Villa Spigarelli.

LA TESTA – La prova che anche testa di marmo fosse nelle mani degli stessi personaggi è arrivata da una macchina fotografica che conteneva gli scatti dei pezzi rubati al Museo e di molti altri reperti arrivati da varie parti d’Italia, pronti per essere immessi sul mercato illegale. Il marmo era sotterrato in un terreno a Nettuno. Ora è di nuovo al Museo di Anzio.

Nell’ambito dell’operazione coordinata dal  sostituto procuratore Carlo Morra della Procura di Velletri sono stati denunciati per furto aggravato B.S. 25 anni di Nettuno , G.F. 29 anni e G.C. 24 anni entrambi di Anzio. Il commercialista di latina indagato per ricettazione deve rispondere come gli altri di violazione della legge a tutela del patrimonio culturale nazionale. Se non riuscirà a provare che gli altri reperti posseduti e ora sequestrati sono di sua proprietà da prima del 1909, diventeranno automaticamente dello Stato.

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