ITRI – Si avvicina l’appuntamento con I Fuochi di San Giuseppe a Itri: mercoledì 19 marzo alle 20, un colpo di petardo indicherà l’accensione dei fuochi e l’inizio della festa che ha tradizioni antiche, durante la quale verranno accesi in tutto il paese immensi falò per celebrare l’arrivo della primavera.
“E’ una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso i secoli, aspetti del paganesimo con la religiosità cristiana, facendo così giungere sino a noi i riti arcaici del fuoco. Le sue origini sono quindi antichissime e coinvolgono attivamente tutti gli abitanti di Itri, borgo ai piedi dei Monti Aurunci. Un appuntamento – afferma Raffaele Mancini, il Delegato alla Cultura del Comune di Itri – che ha saputo rinnovarsi nel corso delle sue innumerevoli edizioni ed è riuscito a crescere e caratterizzarsi grazie all’impegno organizzativo dei diversi rioni di Itri, del Comune, della Pro Loco e delle numerose associazioni che sinergicamente collaborano per la realizzazione dell’evento”.
FUOCHI E ZEPPOLE – La festa soddisfa anche l’esigenza di bruciare le frasche derivanti dalla potatura degli alberi, in particolare gli olivi. A questo si aggiunge oggi anche lo spunto per un appuntamento gastronomico (con zeppole fritte, l’olio e le olive di Itri, il marzolino, la salsiccia), di musica popolare del territorio e di poesia dialettale. “Da diversi anni – afferma Pierluigi Moschitti, curatore della parte musicale della serata – quest’evento è diventato per gli amanti della musica popolare uno dei più attesi dell’intero centro-sud Italia. Una manifestazione che è cresciuta a livello qualitativo e di attrattività proprio puntando sulla musica popolare e sulla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, vere e proprie armi di promozione della nostra terra”. Ad animare la serata, infatti, ci saranno anche quest’anno musicisti provenienti da varie località del centro-sud quali Tamborea, Gianni Perilli l’Altretecnica, Controra quintet, Bandancia, Terrantica, Piccolo Laboratorio Popolare, Vox Populi , Malerva, Musicalia Aurunca, I Dissonanti e ognuno di loro suonerà in un diverso rione, dove ciascuna comunità rionale accenderà il falò e preparerà piatti tipici locali. Inoltre, gli artisti del fuoco Lucignolo e MondSonne si esibiranno in spettacolari performances itineranti tra i vari rioni. Infine, il poeta dialettale Romano da Itri reciterà, pure itinerante tra i vari rioni, “Gliu fuochë dë Sèn Giusèppë”.
VISITA AL CASTELLO MEDIOEVALE – Per l’occasione sarà possibile visitare il Castello Medievale fino a tarda sera, mentre l’associazione Esplora ha predisposto un servizio bus-navetta con partenza da Formia ogni ora (da Piazza Mercato nuovo e da Piazza Mattej) e ritorno entro l’una di notte.