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Latina, spari in via dei Mille: la pista privata

Gli investigatori scavano nella vita di Marco Urbani. Si attendono i risultati biologici sullo scooter utilizzato per la fuga

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LATINA – Si stanno concentrando sulla vita privata di Marco Urbani, il tabaccaio di 48 anni ferito da un colpo di pistola in via dei Mille, le indagini della Squadra Mobile di Latina per risalire all’autore dell’agguato. L’attenzione investigativa è concentrata in queste ore sui contatti di natura affettiva dell’uomo, un incensurato  che non ha mai avuto alcun problema con la giustizia. La polizia sta valutando qualche episodio avvenuto di recente di cui Urbani si sarebbe reso protagonista e che alla fine ha scatenato una reazione di fuoco. Gli accertamenti sono orientati in una direzione e molto dipenderà dagli elementi che gli investigatori riusciranno a mettere insieme tra cui i risultati biologici sullo scooter usato per la fuga, le immagini della telecamera che ha ripreso chi ha sparato e altre descrizioni raccolte da alcuni testimoni.

Dal filmato in bianco e nero di una telecamera posizionata all’ingresso della tabaccheria,  anche se c’è un riflesso del sole, si vede un uomo con un casco integrale e una maglia scura che entra nell’attività. Gli accertamenti di natura scientifica sono concentrati anche sul mezzo, un Atlantic grigio, usato per la fuga, rubato poche settimane fa in Umbria e ritrovato in via Curtatone. Alcuni pezzi sono stati smontati e saranno analizzati nei laboratori della Scientifica di Roma per trovare qualche traccia biologica. Ci vorranno i prossimi giorni invece per conoscere l’esito degli esami stub eseguiti nella notte su tre persone. Intanto ieri Marco Urbani è stato nuovamente ascoltato in Questura e ha sostenuto che non sa il motivo della gambizzazione e ha escluso che l’episodio possa essere ricollegato alla denuncia presentata sette anni fa per una estorsione.

Secondo indiscrezioni alcuni sospetti sono già stati sottoposti all’esame all’esame stub, per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo. Perquisizioni sono state svolte nella notte dalla Polizia dopo aver ricostruito la vita e gli eventi che possano aver armato la mano di un uomo entrato con il casco integrale in testa e una pistola calibro 9×21  per sparare con freddezza contro la vittima, ferendola ad una gamba. Il proiettile che ha raggiunto Marco Urbani, commerciante di 48 anni con una vita normale e senza precedenti penali, ha fratturato il perone. L’uomo è stato soccorso dal 118 trasportato al Goretti, è fuori pericolo ed è tornato a casa dopo essere stato ascoltato a lungo in Questura. Tra le vicende emerse un episodio avvenuto nel 2007 quando Urbani aveva denunciato un’estorsione facendo arrestare tre persone, una donna e due uomini del clan Ciarelli.

Secondo i rilievi svolti dalla Polizia Scientifica che si è trattenuta a lungo nel locale, due sono stati i colpi di pistola esplosi, il primo andato a vuoto ha raggiunto un portaombrelli, mentre il secondo è andato a segno penetrando nel polpaccio sinistro. La commessa assiste alla scena e urla richiamando l’attenzione dei commercianti vicini, scattano i soccorsi.

Sul posto immediatamente dopo i fatti ha svolto un sopralluogo il questore Giuseppe De Matteis che ha raggiunto  il dirigente della Squadra Mobile, Tommaso Niglio per seguire da vicino le indagini. Il maxi scooter usato per l’agguato è stato ritrovato  dalla polizia poco lontano dalla zona dell’agguato, in Via Curtatone. Posto sotto sequestro sarà analizzato alla ricerca di tracce utili alle indagini.

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