
(Foto dal sito di Daniele Nardi)
LATINA – Si conferma una sfida ai limiti del possibile per Daniele Nardi quella della scalata in invernale del Nanga Parbat. L’alpinista di Sezze ha dovuto fermarsi davanti alle avversità incontrate nella scalata dello sperone Mummery, la via più diretta alla vetta, ma non la più facile, mai riuscita. Il 5 febbraio la sua tenda al campo 3, a 5600 mt di quota, è stata travolta da una slavina, e il trasporto delle attrezzature necessarie è un grande ingombro per lo scalatore che quest’anno proprio per questa ragione aveva voluto con sé una squadra. ma le cose sono andate diversamente e il gruppo si è sciolto
“Il mio aiuto sarebbe stato fondamentale per superare la parete tecnicamente impegnativa che fa accedere al plateu sommitale a 6.600m”, spiega Roberto delle Monache, fermato da problemi fisici.
Ora l’avventura riparte dal caloroso invito di Alex ad unirsi a loro.
