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Asl, Casati presenta i direttori sanitario e amministrativo aziendali: “Con loro affronto i problemi strutturali”

In servizio Luciano Cifaldi e Bruno Riccardi. In arrivo più risorse dalla Regione

da destra Cifaldi, Casati  Riccardi

Da destra Cifaldi, Casati e Riccardi

LATINA – “Così abbiamo triplicato le forze in campo, ora è arrivato il momento di affrontare i problemi strutturali”. Il commissario della Asl di Latina Giorgio Casati  si avvia spedito verso la nomina a direttore generale prevista nell’arco di poche settimane, quando la Regione avrà terminato l’iter tecnico necessario. E’ stato  inserito nell’elenco degli idonei  e se non ci saranno colpi di scena terrà il posto che ricopre da qualche mese come facente funzioni, dopo l’addio di Michele Caporossi. E’ per questo che ha deciso di non esitare oltre e nominare i suoi più stretti collaboratori: i direttori sanitario e amministrativo aziendali: “Hanno firmato un contratto che decade con la nomina del nuovo manager – ci tiene a dire – quindi se non sarò scelto, andranno a casa anche loro. E’ bene che si sappia che si sono assunti il rischio”.

Accanto a sé, Casati, il manager bocconiano arrivato come direttore amministrativo e promosso sul campo, da qualche giorno ha Luciano Cifaldi (direttore sanitario, ha preso servizio il 1 luglio) e  Bruno Riccardi (direttore amministrativo, arrivato a Latina da Torino da appena due giorni). “Hanno competenze, esperienza e sensibilità giuste”, sottolinea, snocciolando i curricula. Soprattutto hanno accettato entrambi di affrontare quella appare una strada faticosa e dagli esiti incerti.

“La considero una sfida importante e complessa, l’azienda è impegnativa, anche più del previsto, ci sono emergenze come quella della carenza di organico aggravata dall’estate e problemi strutturali antichi per i quali c’è bisogno di un dialogo continuo in Regione”, dice Cifaldi che ha anche un’esperienza dall’altra parte del tavolo, come sindacalista. Tra le questioni da affrontare con il dialogo anche quella del polo universitario pontino.

Per Riccardi (arrivato dal virtuoso Piemonte “perché mi piace vedere come è fatto il mondo”) un bilancio in ordine non basta, la questione “non sono i tagli, ma la razionalizzazione e l’appropriatezza”, per recuperare  risorse come chiede il commissario Casati.

La presentazione è stata anche un’occasione per una panoramica sull’azienda: dal personale, la cui questione è la più spinosa con riflessi importanti sul servizio e dove si punta a stabilizzare 450 precari, e nel frattempo “a intervenire con forme diverse dall’assunzione per affrontare il periodo”, alle  liste di attesa il cui piano va aggiornato entro il 25 luglio. Dal punto di vista delle strutture sono pronti i locali della terapia intensiva neonatale, ma ancora lunghi i tempi per l’attivazione del servizio, mentre si ricomincia da zero con il pronto soccorso: “Ci sono più soldi e va fatto un nuovo progetto”. Poi partiranno i lavori.

“C’è bisogno di un processo di ricostruzione, ci sono buchi nell’offerta e livelli assistenziali che non sempre vengono garantiti in maniera corretta – dice Casati  – ma ci sono anche spazi di miglioramento importanti. In quest’ottica, la Regione sicuramente ci verrà incontro con livelli di finanziamento superiori rispetto a quelli storici e in grado di migliorare la capacità dell’azienda di fornire risposte” ASCOLTA

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