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l'inchiesta

La Procura di Roma apre un fascicolo su Ahmed Hanachi: era stato cancellato dall’anagrafe di Aprilia a maggio

Occhi puntati sul nord pontino, l'ipotesi di reato è associazione con finalità di terrorismo

Ahmed Hanachi, il tunisino che viveva ad Aprilia e ha ucciso due ragazze alla stazione di Marsiglia

APRILIA – La procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti per associazione con finalità di terrorismo, nel quadro degli accertamenti avviati per fare luce sulla rete di contatti in Italia di Ahmed Hanachi, il tunisino vissuto ad Aprilia che domenica alla stazione di Saint Charles a Marsiglia ha ucciso con un coltello due studentesse ventenni.

Gli occhi sono di nuovo puntati sulla città del nord pontino, pochi chilometri da Latina, e già balzata agli onori della cronaca internazionale dopo l’attentato ai Mercatini di Natale di Berlino per via di quell’ Anis Amri, vissuto a Campoverde che ha fatto strage alla guida di un camion lanciato contro la folla nella capitale tedesca. Come lui  anche Ahmed Hanachi, 31enne tunisino,  ha un passato pontino, anni vissuti nella comunità, in casa della ex moglie, un’italiana dalla quale ha poi divorziato. Gli investigatori spulciando tra gli archivi giudiziari hanno ricostruito un passato fatto di piccola criminalità, ma Ahmed non era attenzionato per frequentazioni religiose sospette, insomma non si era radicalizzato e  gli inquirenti che indagano dopo l’attentato a Marsiglia, sono portati a ritenere che se un avvicinamento all’estremismo islamico c’è stato, è successivo al periodo italiano.

Ma certo è sospetto che due terroristi che si sono resi protagonisti di azioni eclatanti rivendicate dall’Isis abbiano vissuto negli anni passati nella stessa città proprio in provincia di Latina. La zona è di fatto ormai entrata nella mappa delle località che gli esperti di terrorismo non possono trascurare e la comunità islamica viene passata al setaccio da Aprilia a Nettuno.

Il sindaco di Aprilia Antonio Terra ha definito pacifica la convivenza con la comunità di tunisini che da molti anni risiedono sul territorio e ha spiegato che a maggio scorso, su richiesta dell’ex suocero di Ahmed, il tunisino era stato cancellato dall’anagrafe perché non risiedeva più in casa dei parenti in Via Guido Rossa. Loro, in casa, domenica sera, a poche ore dall’assassinio delle due cugine di Marsiglia, si sono ritrovati in casa i carabinieri del Ros.

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