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7000 prestazioni l'anno

Latina, vaccinazioni in aumento tra gli adulti

E' l'effetto (al contrario) del dibattito no-vax

LATINA – Aumenta a Latina, il numero degli adulti che decide di vaccinarsi, sono circa 7000 l’anno in tutto il territorio della Asl: è l’effetto (benefico) del dibattito, a tratti anche molto aspro, suscitato dai no-vax. In sostanza, un ritorno d’attenzione anche da parte di chi si considerava ormai fuori dalla fascia da proteggere e che vuole mettersi al sicuro da contagi indesiderati.

IL BOOM – “Sicuramente il fatto che l’argomento sia tornato all’attenzione dell’opinione pubblica, ha aiutato. Inoltre, l’epidemia di morbillo che abbiamo avuto lo scorso anno ha risvegliato nelle persone la percezione della malattia, cosa utile a far capire come sia importante vaccinarsi, quando le malattie sono prevenibili con vaccino”, dice la dottoressa Patricia Porcelli, dirigente della Uos di Prevenzione della Asl di Latina. Del resto i conti sono presto fatti: nell’ambulatorio di Viale Le Corbusier –  che è anche punto di riferimento per la  cosiddetta medicina dei viaggi – fino a qualche tempo fa bastava presentarsi con la propria documentazione e chiedere la prestazione. Oggi, al contrario,  bisogna prenotare, l’agenda è affollata e segnala una corposa lista d’attesa, sei mesi circa, che il servizio cerca di fronteggiare valutando l’urgenza caso per caso.

ASCOLTA  LA DOTTORESSA PATRICIA PORCELLI

IL MORBILLO – Il morbillo è stato contratto nel 2017 da molti giovani-adulti della provincia di Latina (individui tra i 15 e i 39 anni) e non si è fermato ai sintomi classici, ovvero febbre alta ed esantema, che già sono molto fastidiosi. Questa malattia, potenzialmente mortale, ma di cui si fa fatica ancora a cogliere la gravità,  ha dato complicanze a livello respiratorio, epatico e  gastroenterico. Con il risultato di una pubblicità involontaria al vaccino che, peraltro, è gratuito (e consigliato) anche per gli  adulti.

PREVENIRE LA MENINGITE – C’è poi la perenne paura per la meningite nelle sue varie forme, che ciclicamente si ripropone all’attenzione generale con casi drammatici che fanno da campanello d’allarme: “Oggi abbiamo disponibili  due tipi di vaccino – spiega la dottoressa Porcelli – il quadrivalente coniugato contro i ceppi A-C-Y-W, gratuito fino al giorno precedente il compimento del 19°anno di età; e quello contro il meningococco B, offerto gratuitamente ai nuovi nati e a prezzo agevolato per gli adulti che ne fanno  richiesta”.

DONNE IN ETA’ FERTILE E IN GRAVIDANZA- Il Dipartimento di Prevenzione sta spingendo molto sulla prevenzione nelle donne in età fertile: “Morbillo, rosolia e varicella, oltre alla vaccinazione contro il papilloma virus che è raccomandata e la vaccinazione antinfluenzale per le donne in gravidanza”. Per queste ultime ovviamente non esiste lista d’attesa e possono presentarsi liberamente nell’ambulatorio di Viale Le Corbusier (nei giorni indicati). “Per le donne in gravidanza stiamo partendo anche con una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse, viene offerta gratuitamente ed è consigliatissima per cercare di proteggere il neonato dalla pertosse prima che possa essere vaccinato”, aggiunge Porcelli.

RICHIAMI CONSIGLIATI E NOVITA’ – Per tutti è raccomandato ogni 10 anni un richiamo antidifterite, antitetano e antipertosse. E da quest’anno ci sono due novità, l’offerta gratuita e attiva del vaccino contro l’herpes zoster per i nati nel ’52 e ’53 e la vaccinazione contro il papilloma virus anche per gli uomini: “E’ novevalente, contro i nove ceppi  maggiormente responsabili per la donna dei tumori del collo dell’utero e della vagina e per gli uomini dei tumori del pene, dei condilomi e dei tumori del collo, quindi è sicuramente consigliabile: più presto si vaccinano e più efficace è la risposta”.

GLI IMMIGRATI – “Gli immigrati che sbarcano da noi hanno superato una sorta di selezione naturale, quindi arrivano, in genere, soggetti in buona salute. Comunque, al momento dello sbarco  nei porti vengono sottoposti ad un primo controllo sanitario che esclude malattie clinicamente in atto e poi controllati nel tempo a venire dai responsabili dei centri in cui permangono. Una circolare del ministero della Salute consiglia inoltre il vaccino antipolio per i migranti provenienti dai dieci Paesi africani in cui la poliomielite esiste ancora. In questi casi sono i centri di permanenza a inviarceli e fra poco saranno vaccinati anche contro difterite, tetano, pertosse e contro il morbillo”, conclude Porcelli.

Per info: Servizio Prevenzione Malattie Infettive
Tel. 0773/6556867
C.C. “Le Corbusier” ,Viale Le Corbusier, scala C, 2° piano – 04100 Latina

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