LATINA – Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Agostino Riccardo, emerse all’attenzione delle cronache in questi giorni, risvegliano Latina e riportano di attualità la commistione tra il clan rom Di Silvio e alcuni politici in occasione delle ultime elezioni amministrative nel capoluogo, ma non solo. Molti gli omissis sui nomi dei personaggi tirati in ballo dal pentito che descrive le aggressive campagne di attacchinaggio dei manifesti elettorali non solo a Latina, la compravendita di voti, ma anche le estorsioni quotidiane a commercianti e professionisti della città.
“Il collaboratore descrive un sistema consolidato e triangolare tra malavita, imprenditoria e politica. Ancora una volta, la nostra città è al centro delle vicende che portano alla luce legami tra attività criminali e politica”, dicono dal Comitato Latina Legalità che chiama a raccolta “tutte le forze civili, sociali, associative e la cittadinanza a partecipare, sotto un’unica bandiera della legalità, per chiedere alle istituzioni competenti di far luce su questa vicenda affinché si raggiunga insieme la verità”.
L’appuntamento è per venerdì pomeriggio, 3 maggio, alle 18 in Piazza della Libertà, di fronte la Prefettura, per un flash mob cui seguiranno interventi di riflessione degli attivisti del Comitato.
“Riteniamo queste vicende intollerabili poiché alimentano soprattutto nelle più giovani generazioni una diffusa sfiducia verso la politica e le istituzioni – si legge in una nota – La politica, per noi, si fonda su valori di trasparenza e correttezza. Essa è costituita da un principio morale ed etico prima che ideologico, poiché fare politica significa prestare un servizio per la collettività. Pertanto, ci sentiamo profondamente indignati di fronte a una situazione che ormai storicamente affligge il nostro territorio e ci sentiamo in dovere di manifestare il nostro dissenso coinvolgendo la cittadinanza tutta”.