LATINA – Arrestati per un violento pestaggio avvenuto ad agosto nella zona dei pub di Latina quando avevano preso a calci sul volto un ragazzo per “punirlo” della battuta innocente pronunciata nei confronti di una ragazza. Picchiato anche mentre era a terra privo di sensi con conseguenze gravissime: fratture allo zigomo, alla mascella e all’orbita che avevano richiesto un delicato intervento chirurgico e 47 giorni di prognosi. E’ inutile dire che poteva finire anche peggio.
I protagonisti sono un ragazzo di 20 anni e un amico minorenne individuati subito grazie alle indagini coordinate dai sostituti della Procura di Latina Monsurrò e Perna e condotte dalla squadra mobile dopo la denuncia della vittima, un giovane di 27 anni. L’analisi delle telecamere di videosorveglianza del comune di Latina e l’audizione di altri testimoni, infatti, hanno permesso di vedere la scena brutale e di verificare come il diciassettenne che aveva preso parte al pestaggio avesse anche minacciato di stupro una ragazza amica della vittima. “In particolare – spiegano dalla Questura – le telecamere immortalavano la scena del pestaggio e ne evidenziavano la brutale violenza, posto che, la vittima veniva percossa con calci e pugni anche quando era ormai a terra priva di sensi.
E proprio la feroce violenza ingiustificabile contro la vittima inerte e i futili motivi dietro il pestaggio hanno spinto i magistrati dela Procura di Latina e della Procura per i Minorenni di Roma a chiedere la misura cautelare più grave. I provvedimenti emessi dal GIP presso il Tribunale di Latina e dal GIP presso il Tribunale dei minorenni di Roma, hanno raggiunto A.B., 20 anni di Latina che è stato condotto in carcere e un diciassettenne di Latina per il quale è stata disposta la misura dell’obbligo di non allontanarsi dall’abitazione di residenza.