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quattro denunce

Itri, provano a truffarla, anziana chiama il figlio e “salva” 5000 euro

L'Arma: "La diffusione del volantino sulle truffe sta dando i suoi frutti"

LATINA –  Hanno provato a raggirarla con il solito sistema, la  telefonata di un finto parente che annunciava la consegna di un pacco da ritirare pagando 5000 euro. Ma una donna di 82 anni di Itri si è insospettita e prima di aprire la porta al finto fattorino e versare quanto dovuto, ha chiamato il figlio che ha immediatamente capito e ha avvertito i carabinieri. Immediato arrivo di una pattuglia dei militari della stazione locale all’indirizzo della donna dove hanno trovato i due truffatori ancora sotto casa dell’anziana. Portati in caserma e identificati, per un 40enne e un 53enne originari della Campania è scattata la denuncia.

“L’azione di sensibilizzazione nei confronti delle categorie più vulnerabili, grazie soprattutto alla diffusione del volantino sulle truffe ai danni degli anziani continua a dare positivi risultati. Soprattutto nell’area del sud Pontino, dove il fenomeno è più sentito, si percepisce, da parte delle potenziali vittime, una maggiore consapevolezza dei rischi che corrono e, soprattutto, la comprensione dei diversi modus operandi, posti in atto dai truffatori”. Lo sottolineano i carabinieri del comando provinciale di Latina rilevando “un maggiore livello di guardia delle potenziali vittime e dei familiari delle stesse, che si sono resi sempre più attivi e partecipativi nel segnalare ai Carabinieri eventuali episodi sospetti”.

Continua per questo da parte dei Carabinieri la diffusione delle brochure presso le Chiese, i circoli ricreativi per anziani e gli uffici postali, ma anche “porta a porta, per far sentire la giusta vicinanza a quelle persone delle fasce di età più deboli e spesso sole. La finalità non è solo quella di mantenere alta l’attenzione delle potenziali vittime sul fenomeno e ad una maggiore diffidenza nei confronti degli sconosciuti, ma anche quella di indurle a non avere remore o vergogna nello sporgere denuncia”, concludono dall’Arma.

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