LATINA – E’ morto a Roma Silvio Di Francia, assessore alla Cultura a Latina nella prima giunta Coletta. Aveva 69 anni. Giornalista, campione di judo, era stato assessore del comune di Roma con Veltroni tra il 2006 e il 2008 e più volte era stato eletto consigliere comunale dell’assemblea capitolina. Aveva accettato volentieri l’incarico a Latina, portando la sua esperienza e la sua larghezza di vedute, la sua cultura e il suo sorriso gentile e ironico.
Nel 2020 era stato colpito da una malattia neurologica di cui lui stesso aveva apertamente parlato a Latina, durante l’ultimo incontro pubblico, al termine del mandato. “Chi vuole ascoltarmi – aveva detto a settembre del 2021 – deve avere pazienza”. Il disturbo si era infatti manifestato con problemi all’eloquio. Era solo l’inizio.
IL POST DI COLETTA – “Sconcerto, commozione, dolore, tanto dolore. La notizia della morte di Silvio Di Francia mi ha profondamente rattristato – ha scritto su Fb l’ex primo cittadino Damiano Coletta – Se ne va una persona con cui ho condiviso una parte importante del mio cammino come Sindaco della città di Latina. Sono stati anni in cui ho potuto apprezzare l’uomo Silvio, ma anche le sue qualità politiche, le sue capacità amministrative. Un uomo che è vissuto a pane e sport, a pane e politica, a pane e cultura: una combinazione che ne ha fatto una persona unica, con la quale era impossibile non confrontarsi, anche duramente, anche litigando, ma sempre con l’obiettivo di trovare una sintesi.
Da Assessore alla Cultura si è fatto promotore di proposte innovative, ha portato a in città alcuni tra i protagonisti più noti della politica, della cultura e dello spettacolo. Ha saputo vedere oltre il quotidiano, aprendo ai giovani e alle novità. E’ stato un sognatore, è sua la visione di un Museo Cambellotti nuovo, un museo 2.0.
Nei momenti più difficili è stato un attento interlocutore e mediatore politico, un riferimento amministrativo, Ha lavorato per la città e per i suoi cittadini anche a costo di prendere decisioni impopolari. Mi piace ricordare come abbia condiviso con me la decisione di chiudere il teatro D’Annunzio, ormai ingestibile sul piano della sicurezza: <Prima la tutela dello spettatore, lo spettacolo viene dopo>, mi disse, per poi il giorno dopo mettersi al lavoro affinché il teatro tornasse ad essere un patrimonio della città.
Silvio era un competitivo, ha vinto tante gare, tante battaglie, purtroppo la malattia lo ha colpito in maniera inesorabile e straziante. Il mio cordoglio, il mio dolore è il dolore e il cordoglio anche di chi insieme a me ne ha condiviso il cammino amministrativo”, ha concluso Coletta.
“Con grande dolore apprendiamo della morte di Silvio Di Francia scrive in una nota Latina Bene Comune – È stato per il nostro Movimento e per la città una persona che ha portato cultura, bellezza e una visione straordinaria. I suoi ultimi anni sono stati tormentati e strazianti ma non ha mai fatto mancare il suo sostegno ed il suo affetto. Lo ricorderemo come un grande amico ed un grande Assessore”.
