VENTOTENE – Regolarizzare le case-grotta di Ventotene. Lo chiede all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Caputo, una petizione inviata al primo cittadino dall’imprenditore Vincenzo Impagliazzo con cui si chiede una nuova classificazione urbanistica, in linea con la normativa applicata in altre isole.
Si tratta delle “caratteristiche grotte ipogee di tufo” che – ricorda – furono “trasformate in stabili alloggi ed abitazioni a decorrere dalla metà del 1700 dai coloni, prevalentemente di origine ischitana e campana, giunti sull’isola per iniziativa borbonica”. Impagliazzo fa notare che “nelle vicine isole di Ponza, Ischia e Procida è possibile non solo ammirare le tipiche “case grotta”, ma anche trascorrerci piacevoli soggiorni”, mentre a Ventotene non è consentito. “Infatti – prosegue – mentre nelle altre isole le “case grotta ipogee” trovano una precisa identificazione catastale (A11) e risultano quindi legittime abitazioni tipiche dei luoghi, a Ventotene non è così”.
La soluzione suggerita e anzi chiesta ufficialmente al sindaco dell’isola è quindi quella di rivedere “il piano di fabbricazione, ormai decisamente antiquato, poiché risalente ad oltre quarant’anni fa”. “Andrebbe adeguato – dice Impagliazzo in una nota – per porre fine ad una incomprensibile discriminazione e dare la giusta dignità e valorizzazione a queste risorse tipiche del luogo che si trovano a Calabattaglia, nella zona di di Pascone e Montagnozzo, scendendo verso via del Calanone, attraversando il porto e giungendo a Calarossano. La legittimazione delle “case grotta” al pari della vicina Ponza – aggiunge – sarebbe una scelta green, trattandosi di alloggi a temperatura calmierata e quindi naturalmente fresche d’estate”.
