APRILIA – Sono gravi le condizioni di Federico, il nome è di fantasia, lo studente che ieri mattina è volato giù dalla finestra della sua classe al secondo piano del liceo classico Meucci di Aprilia in Via del Carrocceto, mentre stavano per cominciare le lezioni. E’ stata con ogni probabilità una delusione d’amore la causa scatenante del gesto del ragazzo di quinta ginnasio, 16 anni ancora da compiere, che è salvo per miracolo. Alunni e professori sconvolti per l’accaduto, dopo aver assistito alla scena e aver visto il corpo sull’asfalto, hanno chiamato il 118 e il ragazzo è stato soccorso e trasferito prima al pronto soccorso della clinica Città di Aprilia poi al Goretti di Latina dove è ora ricoverato con un trauma cranico e varie fratture, tra cui la lesione di una vertebra.
IL SERVIZIO DI ANTONIO BERTIZZOLO
GIOVANI FRAGILI – giovanissimi italiani appaiono «sempre più fragili. Tanto che il suicidio in questa fascia d’età è la seconda causa di morte. E se a volte, come nell’episodio di Aprilia, si parla di delusione d’amore, all’origine di questi gesti non c’è mai solo un cuore spezzato, ma piuttosto una vulnerabilità consolidata» dice Maurizio Pompili, direttore del Servizio per la prevenzione del suicidio dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, che evidenzia all’agenzia AdnKronos Salute: “In questi casi si punta subito il dito sulle delusioni d’amore, ma la verità è che le abbiamo sperimentate tutti, senza arrivare a tentare il suicidio. Chi lo fa ha alle spalle una vulnerabilità consolidata legata a una serie di fattori”.