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IL CASO LATINA

Operazione Olimpia, Di Giorgi ai domiciliari : “Salvo grazie alla mia profonda fede”.

Per Maietta slitta la giunta per l'aurizzazione a procedere all'arresto. Salvataggio del Latina Calcio, Coletta "facilitatore"

Di Giorgi saluta i fedelissimi dopo il discorso in aula consiliare

L’uscita di Di Giorgi dall’aula consiliare del Comune dopo la sfiducia

LATINA – “Sono salvo solo grazie alla mia enorme fede”. Sono state queste le parole pronunciate dall’ex sindaco di Latina Giovanni di Giorgi tornato a casa, agli arresti domiciliari, dopo la decisione del Gip Mara Mattioli di concedere la misura meno afflittiva “per motivi di salute legati a un familiare”. Le parole sono state riportate dal legale e compagno di studio di Di Giorgi, Lucio Teson. L’ex primo cittadino ha anche affermato di essere stato molto preoccupato per la propria famiglia nei giorni del carcere, ma di avere fiducia nella giustizia e nel fatto che la verità sarà appurata. Per lui e per altri indagati eccellenti nell’inchiesta del pm Giuseppe Miliano, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del Reparto Operativo di Latina guidati dal maggiore Paolo Befera, si apre oggi il Riesame.

I legali difensori dello stesso  Di Giorgi, di Giuseppe Di Rubbo, Vincenzo Malvaso, Massimo Riccardo, Ventura Monti, Luca Baldini e Andrea Capozzi annunciano battaglia dopo che i lotro assistiti hanno respinto tutte le accuse contenute nell’ordinanza professandosi innocenti. Sarà il pm Miliano a dover sostenere davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Roma la forza e la coerenza delle prove d’ accusa circa l’esistenza in Comune a Latina di “un’associazione autoctona fedele a patti politico-affaristici poliedrici”, come hanno sottolineato i carabinieri tenendo sotto controllo a lungo telefoni e ambienti frequentati dagli arrestati, oltre che passando al setaccio interi faldoni di documenti sequestrati presso l’Ente.

RINVIATO IL CASO MAIETTA – Dell’associazione a delinquere farebbe capo anche il deputato pontino ed ex presidente del Latina Calcio, Pasquale Maietta, ritenuto dalla magistratura beneficiario di una serie di favori. Protetto dal ruolo di membro della Camera dei Deputati è libero, ma la richiesta di arresto è stata presentata agli organi competenti che ha avviato l’iter, per poi stopparsi: “La seduta della Giunta, già convocata per giovedì 24 novembre 2016, non avrà luogo”. Con questo messaggio pubblicato sul sito Camera.it si apprende infatti che è stata rinviata la seduta dell’organo parlamentare che si occuperà di studiare il caso e decidere se concedere l’autorizzazione all’arresto del deputato pontino di Fratelli D’Italia. Un caso di certo molto scomodo per il Presidente della  Giunta per le autorizzazioni a procedere, Ignazio La Russa, compagno di partito dello stesso Maietta.

STARTER – Maietta nella sua veste di Presidente del Latina Calcio (dimessosi dall’incarico) ha ricevuto nella stessa settimana anche la notizia di essere indagato nell’operazione “Starter” che ha portato al sequestro di due milioni di euro e di due appartamenti per operazioni societarie spericolate e autoriciclaggio. Gli indagati hanno presentato già ricorso al Riesame contro la misura del sequestro, mentre un gruppo di rappresentanti istituzionali e il Presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi pensano a come salvare il Latina Calcio “riportandolo in un percorso di legalità”. Ne ha parlato anche il sindaco di Latina Damiano Coletta  a Le Cose in Comune su Radio Luna

L’ULTIMO  – Un passo indietro rispetto agli altri è la vicenda di Alfio Gentili ex dirigente al Patrimonio del Comune di Latina solo da ieri ai domiciliari nell’operazione Olimpia perché al momento degli arresti era in vacanza in Kenya. Ieri è stato fermato a Fiumicino subito dopo essere sceso dal volo che lo riportava in Italia. Nei prossimi giorni, Gentili sarà ascoltato dal Gip Mattioli.

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