LATINA – Siamo abituati a sequestri dal milione in su, stavolta si parla invece di ventimila euro, tra motorini, un’auto e metà delle quote della famigerata Us Campo Boario e del marchio del primo Latina Calcio di proprietà di Costantino Di Silvio detto Cha Cha. Lo ha eseguito la Divisione Anticrimine della polizia su provvedimento del Tribunale di Latina, nell’ambito delle misure di prevenzione. “Sequestro dal forte valore simbolico”, spiega il Questore Giuseppe De Matteis che ha colto l’occasione per presentare il nuovo dirigente della squadra mobile, Carmelo Mosca, arrivato non a caso da Palermo dove era il numero 2 degli investigatori.
“E’ uno degli investigatori migliori in Italia – ha detto di lui il Questore Giuseppe De Matteis – E non è un caso che lui sia qui perché questo è il passo che sta seguendo la Squadra Mobile di Latina. A Latina si continuano a mettere in campo le migliori forze che abbiamo perché è un territorio difficile con diverse associazioni a delinquere e le nostre operazioni lo dimostrano, anche questa ultima oggi del sequestro preventivo di beni al noto Costantino Di Silvio”, ha concluso il Questore annunciando anche a giugno la visita a Latina del capo della Polizia: “Anche questo è un segnale per il territorio, noi ci siamo e vogliamo che anche la criminalità lo capisca”.
Il neo dirigente Carmelo Mosca al microfono di Francesca Balestrieri
Tornando a Cha Cha non c’è bisogno di presentazioni, ma vale la pena ricordare che è in carcere per la condanna in primo grado nel’operazione Don’t Touch, quale esponente di spicco della criminalità locale, appartenente alla omonima famiglia di etnia rom stanziale a Latina, più volte coinvolto in inchieste e fatti di cronaca per reati che vanno dall’usura, alle estorsioni e al traffico di sostanze stupefacenti.
“Lo scorso aprile – ha spiegato il vicequestore aggiunto Annabella Cristofaro – è stata presentata all’ Autorità Giudiziaria, una proposta di applicazione di misure di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza dal momento che le indagini hanno dimostrato in maniera incontrovertibile, come Di Silvio ha, di fatto, tratto sostentamento da attività delinquenziali manifestando, con modalità sempre più elaborate, la sua spiccata capacità non solo a compiere ma anche a organizzare, promuovere e gestire trame criminali”.
Un cenno anche alla sua lunga amicizia con Gianluca Tuma, con il quale ha diviso fino ad oggi la società Campo Boario e la proprietà del vecchio marchio nerazzurro, amicizia cominciata quando i due erano ragazzi e – ricorda la dirigente dell’Anticrimine Cristofaro – “a bordo di autovetture, motocicli o biciclette, spadroneggiavano per le vie della città ponendo in essere comportamenti violenti nei confronti di giovani, minacciando chiunque e scatenando spesso risse e sparatorie con gruppi contrapposti pretendendo ciò che non era dovuto con la violenza e incutendo paura di ritorsioni nelle vittime”.
L’anno scorso l’ultimo procedimento penale si è concluso con la condanna a 11 anni di reclusione e 3500 euro di multa. Nella motivazione del provvedimento preventivo di sequestro dei beni i giudici hanno evidenziato l’esistenza di concreti e spefici indizi dai quali si desume cheCha Cha è “altamente pericoloso”.