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di e con Angela Iantosca

Malattia e violenza, i mali delle donne. Ma rinascere si può

Il 3 ottobre il Premio Camomilla a Roma

LATINA –  ASCOLTA RADIO LIBERA qui o su Radio Luna il mercoledì e in replica il sabato alle 11

Ho guardato da vicino le sue ferite.

Ferite sulla superficie della sua pelle.
Ferite invisibili nella sua mente, nella memoria, nel cuore.
Ho guardato la sua dignità e la forza con la quale ha dichiarato che il peggio è passato. Che saranno tante le operazioni che dovrà subire. Ma che il peggio è passato.
Jessica ha 27 anni, è di Rimini, è una ex modella e qualche mese fa è stata aggredita dal suo ex che ha pensato di rovinarla per sempre piuttosto che lasciarla libera, sfregiandole il volto con l’acido…
Alessandra, invece, è una manager e sta combattendo contro il tumore al seno. Ma ringrazia la malattia perché ha imparato a prendersi cura di sè, a volersi bene e anche ad essere più bella… Perché spesso le ferite diventano occasioni. Storie di donne che il 3 ottobre hanno preso parte al Premio Camomilla a Roma che ha visto partecipare tante associazioni, alcuni personaggi noti anche di Latina, come la Santarelli, e ha visto unire le campagne di prevenzione al tumore del seno a quella contro la violenza sulle donne. Perché entrambi sono mali che procurano ferite, da curare, da affrontare, che spingono a far rete e a conoscere un mondo a volte sconosciuto…
Sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito stalking, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto. Sono 50mila le donne che in Italia si ammalano di tumore al seno ogni anno e molte quelle che dimenticano di fare i controlli.
In entrambi i casi fondamentale è la prevenzione, fondamentale parlare, conoscere, non avere paura di raccontare le proprie fragilità, di chiedere aiuto perché c’è sempre qualcuno che risponde: Salvamamme, il Telefono Rosa, le forze dell’ordine, gli psicologi, la Valigia di salvataggio, incontra donna e mani tese pronte a non lasciarci cadere
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