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storie di sport

Manuela Pastore, la vita sui pattini tra Sabaudia, Latina e Roma

"A Latina ora ho un gruppo di bambine, voglio trasmettere la mia passione"

LATINA – “È solo sui pattini che riesco ad essere me stessa, come potrei mai smettere di pattinare?” Comincia da qui la storia di Manuela Pastore, che abbiamo deciso di raccontare, perché questa ragazza di 21 anni, nata a Sabaudia, diplomata al liceo Majorana, sta provando a trasmettere la sua passione ad un gruppo di bambine, pronta ad aprire a Latina una scuola tutta dedicata al pattinaggio artistico a rotelle: la SD Anthea Skating Latina.

Eppure il percorso fatto, da quando aveva l’età di 6 anni, non è stato per niente semplice e, non solo, per via di quel rigore che bisogna avere nell’eseguire passi acrobatici di danza stando su quattro rotelle, o nel prendere la musica in quel preciso battito, cosa che richiede prove estenuanti e grande senso del ritmo. Alla fatica degli allenamenti si è aggiunta infatti quella causata dalla mancanza di strutture adeguate vicino casa, a Sabaudia e Latina, e l’obbligo conseguente di viaggiare avanti e indietro per Roma, dove Manuela si allena ora alla scuola del grande pluricampione mondiale, Alessandro Spigai. E da qualche tempo c’è anche l’università, facoltà di Scienze Naturali.

Eppure Bibi, così la chiamano in famiglia, dopo 15 anni dalla prima volta (quando provò un corso al posto di sua madre),  non ci pensa nemmeno a lasciare il pattinaggio a rotelle e anzi è reduce dai Campionati Italiani Master a Piancavallo. “Ho avuto dei buoni piazzamenti, sono contenta e pronta a rimettermi sempre in gioco. Si può sempre sempre migliorare”, commenta quasi sorpresa che qualcuno possa interessarsi alla sua disciplina che in tv non passa mai.

In pista la sua specialità è “Solo Dance” dove non contano molto i salti e le trottole ma le sequenze di passi che devono essere eseguite a tempo di musica. “E’ un genere molto  coreografico con schemi obbligatori e passi eseguiti in specifici punti della pista seguendo con rigore la musica”. Nel frattempo ha in mente di trasmettere la sua passione a qualche bambina. E magari a qualche bambino. “Sto provando a diffondere questo sport,  ho una quindicina di allieve a Latina e da quest’anno ci staccheremo dal pattinaggio a rotelle per fare solo artistico, lavorerò per la prima volta con una mia associazione. Voglio che sia una scuola solo di questo sport”.

Altri sogni?  “Mi piacerebbe tanto fare Coppia Danza, ma non trovo mai un partner giusto per la mia altezza e le mie misure, magari chissà, se questo articolo esce, potrei trovarne uno”.  Pattinatori avvertiti.

 

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