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un'altra donna uccisa

L’omicidio di Romina, l’ex Pietro Ialongo confessa il delitto: portato nel carcere di Latina

Recuperati dai carabinieri gli indumenti

LATINA – E’ formalmente accusato dell’omicidio della sua ex ed è scattato il decreto di fermo per Pietro Ialongo, il 38enne accusato dell’omicidio di Romina De Cesare, trasferito questa mattina, al termine degli accertamenti di rito nel carcere di Latina (nella foto Ialongo mentre a bordo dell’auto dei carabinieri lascia la caserma Cimarrusti per il carcere di Via Aspromonte).

Il provvedimento è arrivato al termine dell’interrogatorio avvenuto nella notte presenti i pm della Procura di Latina Claudio de Lazzaro e della Procura di Frosinone Barbara Trotta mentre l’uomo era piantonato in ospedale al Goretti dove era stato portato ieri sera per accertamenti.  Erano stati i carabinieri a far scattare la macchina investigativa dopo averlo trovato in apparente stato confusionale sul lungomare di Sabaudia a Torre Paola mentre seminudo si aggirava tra la spiaggia e la strada. Poco dopo, c’era stata la scoperta del corpo della ragazza uccisa a coltellate nell’appartamento che i due, nonostante la fine della relazione, continuavano a condividere in Piazza del Plebiscito a Frosinone.

Durante l’interrogatorio da parte dei magistrati, al quale hanno preso parte anche i carabinieri del nucleo investigativo di Latina, avrebbe ammesso il delitto maturato al culmine dell’ennesima lite, indicando anche il luogo in cui è stato gettato il coltello. E non è escluso che si fosse tolto gli abiti perché macchiati del sangue della giovane. Ora quegli indumenti sono stati sequestrati  dai carabinieri (nella foto il ritrovamento), così come la macchina dell’omicida parcheggiata a poca distanza dal luogo in cui si trovava. Sigilli anche all’appartamento in cui Romina è stata uccisa dove la scientifica ha svolto i rilievi.

“Dalle indagini successive – si legge in una nota firmata  dalle Procure di Latina e Frosinone –  emerge un clima di contrasti tra la vittima e l’ex fidanzato, accresciuti a seguito della nuova relazione della donna con un’altra persona. Inoltre, una serie di elementi rinvenuti confermano i presupposti per considerare l’ex fidanzato come indagato del reato di omicidio ai danni di De Cesare. Ad aggravare la situazione dell’ex fidanzato, oltre ai graffi e le ecchimosi riscontrati sul corpo e accertati dal medico legale incaricato dalla procura di Latina, anche una busta che l’uomo aveva in mano al momento del suo fermo da cui è stato possibile dedurre elementi indiziari a suo carico per il grave delitto e la sua probabile intenzione di suicidarsi”.

Sul corpo della ragazza sarà eseguita l’autopsia.   

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