LATINA – Cibi in cattivo stato di conservazione o privi di tracciabilità sono stati trovati in dieci attività tra grossisti e distributori di alimenti etnici della provincia di Latina ispezionati dai carabinieri del Nas diretti dal comandante Felice Egidio. Nel complesso, sono state sequestrate quasi due tonnellate di prodotti alimentari (pesce, carne e vegetali ) non idonei al consumo, alcuni dei quali stoccati in locali privi dei requisiti igienici o con etichettatura irregolare, per un valore commerciale di circa 10 mila euro. Il bilancio dei controlli nel settore specifico vengono diffusi non a caso oggi, “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”.
Sul territorio pontino sono state quindici le attività controllate di cui due terzi non in regola per carenze igienico – sanitarie e strutturali e gli atti sono stati trasmessi alla Asl di Latina per la parte di competenza, mentre sono state irrogate sanzioni pecuniarie per 14.000 euro. Sottoposti a sequestro amministrativo kg 1750 di prodotti alimentari poiché in parte privi di tracciabilità, in parte detenuti, per la vendita o somministrazione in attività di ristorazione, in violazione delle procedure di autocontrollo HACCP.
Nel corso delle attività è stato anche scoperto un magazzino abusivo di stoccaggio dei prodotti trovati in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di un provvedimento di sospensione dell’attività a carico di un esercizio commerciale del sud pontino.
La “Giornata mondiale della sicurezza alimentare” è un’ iniziativa internazionale istituita nel 2019 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e CODEX Alimentarius e dal Ministero della Salute – Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN).
In tutta Italia l’attività dei carabinieri per la Tutela della Salute , d’intesa con il Ministero della Salute, ha consentito, nell’ultimo anno, di sottrarre dalle tavole degli italiani oltre 8.000 tonnellate di alimenti irregolari di varia natura (prodotti ittici, lattiero-caseari, carne, prodotti da forno e cereali, bibite e bevande) per un valore complessivo di oltre 34 milioni di euro. Nel complesso sono state eseguite 27 mila ispezioni nei confronti dell’intera filiera agroalimentare (produzione, distribuzione e ristorazione), rilevando irregolarità in oltre 10 mila strutture ispezionate (il 37%).