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10 maggio  

Carla Zanchetta presenta “Percorsi incerti. Vite di madri tra l’essere grembo e arciere”

L'appuntamento nel salone del Centro sociale Don Giovanni Lerose di Borgo Podgora

LATINA – Madri divise tra essere grembo e dover diventare, per forza di cose, arciere. Sono le mamme raccontate dalla scrittrice Carla Zanchetta in “Percorsi incerti”, suo terzo libro (Edizioni Botteghe Invisibili) che  sarà presentato sabato 10 maggio (alle 18)  nel salone del Centro sociale Don Giovanni Lerose di Borgo Podgora. Una della mamme è proprio l’autrice, che ha deciso di raccontarsi e di raccontare, per condividerlo con i lettori,  l’impegno quotidiano necessario a costruire  “un futuro di autonomia e competenze, in cui le abilità contino più dei limiti”, e a immaginare per i proprio figli, un “futuro di relazioni, di lavoro, di famiglie”. Un obiettivo possibile, se solo imparassimo tutti a cambiare punto di vista.

Zanchetta, già autrice di Terra Pontina Podere 599 (Atlantide Editore, 2017) e di Maestri, guitti e zanzare (Atlantide Editore, 2022), stavolta cambia registro, e nel libro è “solo” la mamma di Alessandro, un ragazzo con autismo. Un’esperienza che racconta così:

«Senza farsi annunciare sopraggiunge e si innesta sulla strada di una famiglia qualsiasi. (…) famiglie di avvocate, geometri, contadini, operaie, maestre, militari, elettricisti, disoccupati, immigrate fanno i conti con l’autismo, la prova che la vita ha posto loro dinanzi “guastando” ogni progetto e imponendo una direzione non immaginata prima. E le madri, ancora, divorano la strada. Metro dopo metro. Qualcuno le chiama “madri speciali”. Ma non sono eroine, sono donne che hanno imparato, nella propria specifica condizione, come essere felici e di cosa riempire la casa e il cuore. Ognuna rispecchia modi differenti di affrontare la prova, forme diverse di paura, fiducia e apprensione. Tutte condividono simili insistenti pensieri: “Che ne sarà di mio figlio, di mia figlia? Che uomo, che donna sarà? Incontrerà chi potrà leggerne l’anima?”. Le donne che ho scelto di raccontare in questo libro sfidano l’ignoto, pur con la paura. Segnano il proprio percorso lasciando indietro qualcosa di sé, perché altre donne possano orientarsi e non sentirsi sole nell’avventura verso una destinazione incerta. Tra queste donne, ci sono anche io».

Introdurrà l’incontro Enzo Ascenzi presidente del Centro Sociale Lerose.

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