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Giovanissimi e già spietati assassini. Sono i tre arrestati per il rapimento e l’uccisione di un 28 enne romeno

Il cadavere trovato a Cisterna crivellato di colpi. Il ruolo di due fratelli di Latina

conferenza in procura

CISTERNA Giovanissimi, ma già assassini spietati. E’ il profilo dei tre ragazzi, due diciottenni e un quindicenne, arrestati ieri dalla polizia, perché considerati gli autori dell’omicidio di Adrian Giuroiu, il traslocatore  romeno di 28 anni rapito a Bordo Sabotino sabato scorso e ritrovato cadavere tra i liquami in un pozzo a Olmobello alla periferia di Cisterna. Due di loro sono di Latina, due fratelli, considerati anche gli esecutori del delitto. Avrebbero ucciso per un’offerta indecente fatta ad una ragazza albanese fidanzata con uno degli assassini. La vittima voleva farla prostituire, il resto della storia è la risposta all’affronto subito dalla giovane.

Le indagini, durate meno di una settimana, hanno portato gli investigatori della seconda e terza sezione della squadra mobile di Latina ad alcuni cellulari sospetti intercettati nell’area in cui è avvenuto il sequestro e poi ad un casolare a Torre Astura, dove si riteneva fosse segregata la vittima del rapimento e dove invece si trovavano i tre ragazzi-assassini. “L’esecuzione è avvenuta subito dopo il rapimento”, ha spiegato il dirigente della Mobile, Tommaso Niglio. I tre, armati di una pistola hanno scaricato 10 colpi contro il romeno, i primi nove alle gambe poi l’ultimo dritto al cuore. “La ferocia e la frenesia della sequenza, unite al ritrovamento di cocaina e mariuana nella disponibilità dei tre indagati  – ha aggiunto Niglio – fa ritenere che l’abuso di droga abbia un ruolo in questa vicenda”.

Intanto le indagini proseguono e i due arrestati maggiorenni saranno ascoltati con ogni probabilità lunedì dal gip del Tribunale Lorenzo Ferri, mentre per il quindicenne procede la Procura per i Minori. 

ASCOLTA IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DI LATINA TOMMASO NIGLIO AL MICROFONO DI ANTONIO BERTIZZOLO

niglio

Le indagini non sono finite. Si attendono i riscontri scientifici disposti dalla magistratura per capire meglio la dinamica dell’omicidio ed individuare altre eventuali persone coinvolte nel delitto. L’unica cosa che sembra essere certa al momento è che la sera dell’8 marzo a tendere l’imboscata a Giuroiu sarebbe stata la stessa ragazza albanese che il romeno stava cercando di convincere a prostituirsi insieme con altre sue amiche. Durante gli accertamenti, gli agenti hanno trovato e sequestrato due pistole e numerose altre munizioni. Elementi che farebbero pensare ad una particolare familiarità dei giovani con le armi.

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