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Bambini in scena contro le mafie

Al Ponchielli l'esperienza realizzata da I.C. Volta e A-Tensione

L'attrice Arianna Mattioli ideatrice del progetto con Alessandro Marverti

L’attrice Arianna Mattioli ideatrice del progetto con Alessandro Marverti

marverti

LATINA – Bambini in scena per imparare da che parte stare: contro le mafie. E’ il senso del progetto “Mina e la Chiave di Barbablù”  in scena questa mattina in anteprima al teatro Ponchielli di Latina. Lo spettacolo per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni nasce dalla collaborazione tra la Scuola Primaria Gionchetto di Latina e l’Associazione Culturale A-tensione.

“Abbiamo voluto coinvolgere i bambini nel processo creativo di uno spettacolo recitato da attori professionisti per seminare nelle giovani coscienze il seme della legalità e della lotta alla mafia”, spiegano gli ideatori del progetto Alessandro Marverti e Arianna Mattioli, in scena con Antonio Gargiulo.

“Il tema è stato particolarmente sentito perché, quest’anno,  Latina è stata scelta dall’Associazione Libera come città per l’avvio della marcia dei cento passi nella XIX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi, quelli non verbali, gestuali, ritmici, mimici, legati al tono della voce, ha permesso a tutti gli studenti di entrare nel meraviglioso mondo della recitazione e di esplorare le intelligenze multiple di ognuno”, spiega il dirigente dell’istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Latina Pasquale Iezza.

Le scenografie ed i costumi sono stati  realizzati dai bambini sotto la guida di scenografi e costumisti. Il progetto è stato finanziato dalla Provincia di Latina

LO SPETTACOLO – In un non-tempo futuro con uno sguardo nostalgico al passato una ragazza accetta di sposare un ricco gentiluomo più grande di lei e con una particolarità fisica: ha la barba blu. La questione si fa ancora più inquietante dal momento che l’uomo è già stato sposato diverse volte e le sue precedenti mogli sono tutte misteriosamente scomparse. Dopo il matrimonio si trasferisce nel lussuoso castello dell’uomo assieme ad un suo amico, incaricato di essere il nuovo maggiordomo del palazzo. Qualche tempo dopo, Barbablù deve partire per affari e consegna alla sua giovane sposa delle chiavi che aprono tutte le porte del castello, ma le dice di fare attenzione: c’è un posto in cui la ragazza non deve recarsi per alcun motivo. Poco dopo, spinta dalla curiosità, si reca nella stanza proibita e fa una macabra scoperta. L’uomo appartiene ad un sistema mafioso e vive di soprusi e ricatti. I due amici, con grande coraggio, riescono a smascherarlo e a consegnarlo alla giustizia. La ricerca della verità e il perseguimento dell’onestà e della giustizia vincono così anche una battaglia che sembrava assolutamente impari.

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