CISTERNA – Arriva dagli Usa un gruppo di ricercatori che tra Cisterna e Ardea si è messo sulle tracce dei soldati dispersi nel Secondo Conflitto Mondiale. Venerdì nell’ambito della mission dell’Ufficio del Segretario della Difesa Americana dell’agenzia “Defense Prisoners Of War/Missing In Action (POW/MIA) Accounting Agency”, sono stati a Cisterna per tornare sui luoghi della drammatica Battaglia di Isolabella, dove all’indomani dello sbarco alleato ad Anzio, e precisamente la notte tra il 29 e 30 gennaio, il 1° e 3° Battaglione Ranger, guidati dal generale William Orlando Darby, caddero in un’imboscata tedesca. Solo in 6 di 767 riuscirono a tornare alla base.
Le ricerche degli americani si stanno concentrando su un aereo caduto ad Ardea mentre su Cisterna l’ interesse è soprattutto per il recupero di oggetti personali, magari con un nome e un cognome da riconsegnare alle famiglie dei dispersi.
Il sopralluogo che sarà presto ripetuto è stato effettuato dal Sergente Maggiore Jaime Ramirez (analista), dal Dr. Stephen Johnson (storico), da Mr. Jeremy Forni (traduttore), da Mr. Joshua Frank (investigation leader) assistiti dal traduttore Carlo Perinelli. “Per i sopralluoghi – spiegano dal Comune di Cisterna – i ricercatori americani si sono avvalsi della collaborazione delle associazioni “Un ricordo per la Pace”, presieduta da Elisa Bonacini, e “Il Fronte a Cisterna” presieduta da Stefano Solferini”.
“Gli abbiamo raccontato del piastrino americano – racconta Stefano Solferini de “Il Fronte a Cisterna” – che il mio socio Cristian De Carolis trovò sul Canale Mussolini e successivamente riconsegnato, con grande emozione, alla nipote del proprietario. Ringraziamo la presidente Bonacini per averci contattato e coinvolto in questa iniziativa che prossimamente vedrà tornare i ricercatori americani a Cisterna”.