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la vertenza

Corden Pharma, scongiurati i 188 licenziamenti arriva la cassa integrazione per i 400 lavoratori

Firmano tutti. Lunedì incontro al Mise sugli investimenti

LATINA – Si è concluso intorno a mezzanotte il tavolo in Regione Lazio sulla Corden Pharma  con un accordo che riapre una  speranza, firmato dall’ azienda, da tutte e cinque le sigle sindacali e da tutta la RSU.

Licenziamento ritirato per 188 lavoratori della Corden Pharma, ma dal primo febbraio è prevista la  cassa integrazione per tutti i 400 dipendenti. “Un primo grande risultato è stato raggiunto: 188 posti di lavoro sono salvi – commenta l’assessore Claudio Di Berardino-. Il prossimo obiettivo è quello del rilancio dello stabilimento produttivo. Per questo, lunedì ci sarà un incontro con i Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali per ragionare con tutte le parti sociali sugli strumenti da adottare per avviare una nuova fase, capace di offrire una nuova prospettiva aziendale e continuità occupazionale ai lavoratori”.

LA UILTEC – “Un accordo importante ma sofferto, accompagnato da momenti di alta tensione durante il negoziato”, commenta Luigi Cavallo della Uiltec. Non usiamo termini enfatici, di positivo c’è sicuramente l’aver scongiurato i licenziamenti, almeno per i prossimi 12 mesi (estendibili a 24); e aver ottenuto le prime informazioni rispetto ai progetti futuri della Società”,  è il commento del sindacato. Uiltec e Uil rivendicano il ruolo di aver saputo tenere unito il tavolo sindacale, “ricucendo con pazienza gli strappi, le fughe in avanti e le intemperanze che via via si sono manifestati”. Ma è per il capitale umano l’ultima parola: “Hanno dimostrato un senso di responsabilità ed un attaccamento al lavoro impressionanti. L’azienda ne tenga conto”.

C’E’ UN MA PER IL SINDACO DI SERMONETA DAMIANO” – Bene l’accordo in Regione, ma c’è un ma per il sindaco di Sermoneta Claudio Damiano: “L’accordo sblocca una situazione che stava diventando pericolosa e proietta nel futuro l’ attività produttiva di via del Murillo. L’amministrazione comunale di Sermoneta «prende atto dell’impegno che la Regione ha messo nella risoluzione della vertenza e chiede che si faccia carico di seguire la vicenda anche nel prossimo futuro, sia per quanto riguarda gli ammortizzatori sia per il futuro produttivo del sito, coinvolgendo i Ministeri interessati»
Il Comune di Sermoneta ritiene «fondamentale che il “tavolo di crisi e per lo sviluppo” aperto presso il Consorzio Industriale Roma Latina – votato dal Consiglio comunale all’unanimità il 27 dicembre – assuma le funzioni di un organismo stabile di collegamento tra il territorio e la Regione, al fine di seguire le crisi industriali in atto e, soprattutto, promuovere quelle iniziative di reindustrializzazione e riconversione, di sostegno all’area di crisi che possano andare oltre l’emergenza ed assicurare un futuro occupazionale, produttivo e ambientalmente compatibile alla nostra Provincia. Alla Corden come agli altri siti produttivi». «Solleciteremo il Consorzio Industriale in questa direzione – conclude Damiano anche a nome del delegato alle attività produttive Antonio Di Lenola e del presidente del Consiglio Antonio Scarsella– e ci teniamo in stretto contatto con la Regione, con le Organizzazioni sindacali e la RSU della Corden».

UGL – “Oggi si è parlato molto di sindacalisti e sindacato, ma tornare a casa a quest’ora, alla fine di una trattativa estenuante di 70 giorni, per salvare i 192 licenziamenti della Corden Pharma e raggiungere un accordo sulla riduzione dei salari, tale da permettere il rilancio dell’azienda e non togliere la dignità ai lavoratori, fa la vera differenza tra chi lo fa per passione e chi per lucrare sulla pelle dei poveri. Distrutti ma orgogliosi di aver tenuto testa a persone che fanno della trattativa il loro stile di vita”, scrive su Fb Ivan Vento della Ugl.
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FORTE – “E’ una una buona notizia che però non deve accontentare nessuno degli attori coinvolti nell’accordo: si tratta di un primo passo verso un piano di rilancio per un’azienda che dovrà continuare ad operare nella provincia di Latina, scommettendo sul futuro dell’impianto e delle maestranze. Per il rilancio ora servono uno sforzo corale ed un progetto innovativo improntato alla sostenibilità sia economica sia ambientale. Mi impegnerò a stimolare la Regione Lazio in tal senso per trasformare questo momento di crisi in una opportunità”, dice il consigliere regionale del PD Enrico Forte.

 

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