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il ricordo

Morto l’immunologo Aiuti, seguì Daniele, il caso pediatrico di Latina

La mamma del ragazzo: "Combatteva con lui e rischiò tutto per tenerlo in vita. Esaudiva anche i suoi desideri"

LATINA – Anche Latina piange l’immunologo Fernando Aiuti morto oggi al Gemelli di Roma dove era ricoverato per le conseguenze di un problema cardiaco. “Ci lascia oggi un grande scienziato. Grazie a lui, Daniele è stato il primo malato di AIDS in Italia a riuscire a superare i quindici anni di vita. Su Daniele aveva sperimentato infatti le prime terapie”. Il ricordo è di Antonietta Parisi, a Latina solo la mamma di Daniele, volontaria instancabile.

“Il mio professore Aiuti, lo chiamava Daniele sin da quando era piccolo – racconta lei –  Gli saliva sulle gambe, esprimeva un desiderio e lui lo esaudiva. Come quando gli fece conoscere Madre Teresa di Calcutta, ma anche Renato Zero, Michael Jackson”.

IL RICORDO DI ANTONIETTA

Aiuti ha seguito per anni Daniele, da quando aveva 11 mesi ed era stato da poco adottato: “Lo avevo preso a 10 mesi e scoprimmo subito che aveva l’Aids trasmessogli alla nascita dalla madre naturale. Andammo immediatamente da Aiuti”.  Inizia così una storia destinata a diventare “caso” per la scienza.

“Il mondo oggi ha perso tanto. Aiuti – racconta Antonietta – combatteva accanto alle persone malate e con Daniele rischiò molto, come uomo e come medico, sperimentando i farmaci per adulti, consentendo a me e a mio figlio di vivere insieme 8 anni in più rispetto alla media “. Erano anni in cui la diagnosi di Aids era un condanna di morte e l’aspettativa di vita brevissima.

“Non smetterò mai di dirgli “Grazie mio professore”, per tutto quello che hai fatto per mio figlio, ma anche per quello che hai fatto per tutti i bambini”. Anche lui le disse grazie, nella sua prefazione al libro La Forza dell’Amore, In ricordo di Daniele di Cerasella da Ros: “Chi riesce a trasformare ciò di cui è stato privato in un’opportunità per sé e per il prossimo, compie un atto di grande civiltà, di amore, di coraggio, e di speranza”.

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