LATINA – “Dopo tutti questi anni, la questione non è perché il cantiere sia bloccato, ma come si intenda proseguire”. Marina Aramini, dirigente dell’istituto comprensivo di Borgo Faiti chiede che l’Amministrazione spieghi alla comunità della frazione che da molti anni aspetta l’opera, quali sono le decisioni in merito alla costruzione dell’edificio destinato ad ospitare sei aule. “Non è l’Empire State Building, nemmeno il Bosco verticale, è un cubo con nuove aule per la scuola media. Sappiamo che ci sono stati problemi tecnici che anche gli addetti ai lavori fanno fatica a comprendere; nel frattempo è cambiata la normativa antisismica, ma è necessario dare una risposta alla comunità scolastica e anche ai residenti che poi sono i genitori, i nonni, i familiari degli studenti”.
Il primo annuncio risale al 2013, la progettazione al 2007: “Siamo un pò tutti esasperati e increduli: ma come è possibile che un cantiere resti fermo dal 2015? Tre question time e una commissione trasparenza (da me convocata) hanno solo tracciato un percorso nel quale singole vicende, si sono susseguite negli anni”. Prima la giunta Di Giorgi, poi il commissario, ora tre anni a guida civica. E la Aramini è anche consigliera di Lbc, cioè della maggioranza.
“Ma non ho cambiato di una virgola il mio punto di vista – spiega – Il cantiere peraltro rende non fruibile il cortile della scuola da parte degli alunni, è una situazione che deve finire”. La richiesta è di un incontro da tenersi nella frazione per spiegare a tutti apertamente quali sono le decisioni prese e quali i passi per portare in porto l’opera pubblica. In fondo sei aule in più per una scuola media.