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Minori nel Lazio, 1 su 6 è in condizioni di povertà relativa

Save The Children: "Povertà economica ma anche educativa". Giù le nascite del 26% in 10 anni

LATINA – Nel Lazio il 15,4% dei minori vive in condizioni di povertà relativa, quasi 1 minore su 6 nella regione. Lo dice l’Atlante dell’Infanzia di Save The Children dal quale si evince che negli ultimi dieci anni il numero dei minori in Italia che vivono in povertà assoluta è più che triplicato, passando dal 3,7% del 2008 al 12.5% del 2018.

“Si tratta  – spiegano da Save The Children – di una povertà che non è solo economica ma anche educativa, e che si riflette su una serie di indicatori chiave che fotografano lo stato dell’infanzia nel paese e nel Lazio. Una regione in cui – complice anche la congiuntura economica non positiva – negli ultimi dieci anni sono nati sempre meno bambini, con una percentuale di nuovi nati che è scesa del 25,7% rispetto al 2008, in cui però è oggi presente un significativo numero di bambini e adolescenti con cittadinanza non italiana, il 12,7% della popolazione dei minori nella regione”.

Nel Lazio, solo il 16,9% dei bambini ha accesso ai servizi per la prima infanzia anche se si registra un lieve miglioramento rispetto al 12,6% del 2008, con una spesa media pro capite da parte dei comuni per questi servizi che si attesta a 1.593 euro. In peggioramento invece il dato sulla lettura  quasi un minore su due durante l’anno non legge nemmeno un libro (46,5%), con un peggioramento rispetto al 44,6% del 2008. Anche lo sport resta per molti un privilegio: i bambini e i ragazzi leggono sempre meno, fanno poco sport e non sono sottoposti a stimoli culturali, ma sono invece iperconnessi: nel 2008 solo il 18,1% dei bambini e adolescenti del Lazio usava tutti i giorni internet, una quota balzata al 51,8% nel 2018. Preoccupante anche la curva dei Neet (Not in Emplyement, nor in Education and Training) tra i giovani 15-29enni nel Lazio (22,4%), crescendo addirittura di 7,5 punti rispetto a dieci anni fa.

L’impoverimento materiale ed educativo dei bambini in Italia, si accompagna anche ad un impoverimento “ambientale”. Mentre il dibattito mondiale si accende sull’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta, i bambini e adolescenti italiani crescono in un paese in cui c’è sempre meno verde, con un aumento di 30.000 ettari di territorio cementificato dal 2012 al 2018. Il fatto che ben il 44% dei bambini ed adolescenti italiani vada a scuola in macchina non stupisce (43,4% nella regione), soprattutto se si considera che il rapporto tra ogni neonato che nasce in Italia e le macchine immatricolate nello stesso anno è di 1 a 4 (in Lazio più di 1 a 5).

Per tutto questo Save The Children rilancia oggi la campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa, ormai giunta al suo sesto anno, chiedendo proprio – attraverso una petizione disponibile al link  ttp://www.illuminiamoilfuturo.it- il recupero di tanti spazi pubblici abbandonati e inutilizzati su tutto il territorio nazionale da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e scuole sicure per tutti.

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