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operazione di carabinieri e polizia

Latina, spaccio di cocaina ed estorsione con il metodo mafioso, tra gli arrestati Valentina Travali e Maria Grazia Di Silvio. Otto misure

Altra ordinanza per Angelo Travali, la squadra Mobile fa luce sulla gambizzazione di Marco Urbani

LATINA – Blitz ai “palazzoni” di Viale Pierluigi Nervi a Latina dove i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone accusate in concorso fra loro e a vario titolo di traffico di stupefacenti, lesioni ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Sono: Sono Valentina Travali; sua madre Maria Grazia Di Silvio, Gianluca Campoli,  Maurizio De Bellis,  Guerrino Di Silvio,  Mohamed Jandoubi e Angelo Travali. Obbligo di dimora invece per un’ottava persona.

L’operazione è scattata questa mattina intorno alle 6 quando carabinieri e polizia si sono presentati nel grande caseggiato popolare anche con i cani addestrati per la ricerca di droga arrivati dal Nucleo cinofili di Santa Maria Galeria. Un elicottero dei carabinieri di Pratica di Mare ha sorvolato a lungo le Vele. L’indagine è stata coordinata dalla Dda di Roma che ha chiesto e ottenuto le misure emesse dal Gip del Tribunale di Roma.

Due i filoni riferiti all’operazione. Il più corposo riguarda l’attività di indagine  svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che costituisce l’approfondimento, sviluppatosi dal gennaio 2021 al luglio 2021, collegato al procedimento che riguarda lo spaccio organizzato di stupefacenti nel quartiere Nuova Latina gestito prima dell’arresto dai fratelli Angelo e Salvatore Travali.  Servizi di osservazione, attività di indagine classica affiancata da attività tecnica di intercettazione hanno consentito di ricostruire gli episodi di  cessione di sostanze stupefacenti nella zona delle Vele, che continuavano partendo dall’ appartamento occupato abusivamente dalla famiglia Travali nel quale operava Valentina Travali, protagonista lo scorso anno di un video inneggiante alla criminalità organizzata. La casa, all’11° piano, aveva una posizione privilegiata, una vista dall’alto che consentiva un facile controllo della zona e visualizzare immediatamente anche l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Le indagini hanno anche consentito la ricostruzione di una vicenda di tentata estorsione nei confronti del benzinaio di via Epitaffio eseguita con l’aggravante del metodo mafioso operata da Maria Grazia Di Silvio avvalendosi della forza intimidatrice del nome del clan.

“Un’indagine che si è avvalsa anche del contributo di tanti cittadini onesti che abitano in quella zona e che questa mattina ci hanno ringraziato”, ha raccontato il maggiore Antonio De Lise che dirige il Nucleo Investigativo dei Carabinieri.

Il secondo filone riguarda invece una misura cautelare emessa nei confronti di Angelo Travali, notificata in carcere dalla Squadra Mobile che sempre su delega della DDa ha indagato sulla gambizzazione di Marco Urbani, il tabaccaio colpito davanti al suo negozio nei pressi dello stadio Francioni, il 20 agosto 2014. Un episodio in relazione al quale, a seguito di riapertura delle indagini, sono stati raccolti dagli investigatori guidati dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo gli elementi che hanno condotto alla contestazione di oggi.  Angelo Travali è sospettato di essere il mandante della gambizzazione. “Anche in relazione a questo episodio – si legge in una nota –  il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto, in termini di gravità indiziaria, la configurabilità dell’aggravante prevista dall’art.416 bis.1 c.p. quale adozione del metodo mafioso” .

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