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Grotta Guattari, la suggestione dell’antropologo Rubini: “A San Felice Circeo il primo Parlamento europeo neanderthaliano”

Gilda Iadicicco curatrice del nuovo libro sul sito: "In corso esami sul Dna dei resti di sei individui trovati qui"

SAN FELICE CIRCEO – Nuovi scavi a San Felice Circeo, nella grotta che fu dell’uomo di Neanderthal hanno portato a sensazionali  scoperte illustrate questa mattina in un convegno che si è tenuto al Circeo Park Hotel per presentare il libro  “Grotta Guattari, 80 anni dopo la scoperta” (Atlantide Editore) a cura di Gilda Iadicicco, realizzato ad opera del Comune di San Felice, della Sipab e dell’Università degli Studi di Tor Vergata. Un volume contenente documenti d’archivio eccezionali sul sito oltre che una raccolta degli atti dell’incontro organizzato in occasione dell’anniversario della scoperta dei primi reperti.

IL FUTURO – Soprattutto appaiono entusiasmanti le prospettive di nuove scoperte, la possibilità di ricostruire la morfologia dei luoghi a distanza di 20mila anni, grazie anche ad analisi sul Dna dei resti che si stanno conducendo in laboratori esteri. “Come è stato detto durante la conferenza  – ha spiegato la curatrice del volume – è accertata anche una convivenza tra Neanderthal e Sapiens”.

Durante il convegno è stata ripercorsa la tanta strada fatta dal giorno della prima scoperta il 24 febbraio 1939 quando alcuni lavoratori incaricati di estrarre alcune pietre dalla proprietà Guattari.Oggi, la Grotta Guattari, proprio perché interessata a nuovi studi è praticamente “blindata”.

DEI NEANDERTHAL IL PRIMO PARLAMENTO EUROPEO – Sulla base delle nuove conoscenze acquisite e delle ricostruzioni storiche, una suggestiva ipotesi è quella offerta da Mauro Rubini antropologo, direttore del Servizio di Antropologia della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Etruria Meridionale che ha spiegato come in questo lembo di terra si incontrarono e si mescolarono patrimoni genetici di uomini di Neandethal arrivati da tutta Europa: “Mi piace pensare, che il Circeo avesse una popolazione cosmopolita e vista la vicinanza con Ventotene, che proprio al Circeo si riunì il primo Parlamento Europeo neandethaliano”.

Il volume raccoglie anche gli interventi del convegno voluto dal delegato ai beni culturali del Comune Angelo Guattari, organizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario della scoperta dei primi reperti neandertaliani di Grotta Guattari, non a caso omonima dal momento che il proprietario del terreno su cui fu scoperto l’antro era suo padre.

IL SINDACO – “In seguito a quell’evento – ha ricordato il sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni – sono stati puntati nuovamente i riflettori sul sito archeologico e, per merito delle attività svolte in sinergia con la Soprintendenza e con le Università, sono state condotte nuove attività di scavo che hanno portato alla luce nuove importanti scoperte grazie alle quali il Circeo è stato menzionato sui maggiori quotidiani nazionali, internazionali e non solo. Noi come amministrazione comunale crediamo fortemente che la valorizzazione del patrimonio culturale possa fornire anche da volano per l’economia locale, soprattutto in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici. È per questo motivo – aggiunge il primo cittadino – che abbiamo presentato una serie di progetti, tra cui, nell’ambito del Pnrr, quello di realizzazione del Centro europeo studi del Neanderthal».

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