LATINA – Alla fine ha vinto l’astensione. Il referendum anche in provincia di Latina si è rivelato un totale fallimento, con soltanto il 18,64% degli aventi diritto che si è presentato alle urne per ritirare le cinque schede contenenti i quesiti sulla giustizia (in Italia la media di affluenza è stata del 20,95%).
DEBACLE, MA VINCE IL SI – Più alto il quorum della consultazione popolare nei sette comuni al voto con Santi Cosma e Damiano che registra il 72,83% e Ponza che raggiunge il 67,42%. Nella classifica dei comuni che hanno votato di meno al referendum figurano quelli lepini: Sonnino, 8,27%, Sezze 8,91%. Sotto il 10%, anche Maenza con il 9,27% e Priverno con il 9,44% . A Latina ha votato solo il 15,01% degli aventi diritto.
Solo per la cronaca, il basso numero di elettori che ha deciso di votare, si è comunque espresso per il “si” pronunciandosi per l’abolizione delle attuali norme che riguardano l’incandidabilità dopo la condanna (56,92%), la limitazione delle misure cautelari (59,56%), la separazione delle funzioni dei magistrati (76,49%), membri laici dei consigli giudiziari (73,89%) e l’elezione dei componenti togati del Csm (75,06).
NEI COMUNI AL VOTO – Per le comunali ha invece votato una media del 60,98% degli aventi diritto, con Ventotene che ha registrato l’affluenza più alta (73,91%) seguita da Santi Cosma e Damiano (71,05%). Il 61,83% ha votato per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale a Gaeta, il 59,50% a Sabaudia, il 59,35% a Ponza, il 58,32% a San Felice Circeo, e il 56,12% a Cori.
Lo spoglio per le comunali comincerà alle 14 e nei comuni sotto i 15 mila abitanti il risultato si dovrebbe conoscere nell’arco di poco.