LATINA – Non c’è solo la vicenda del teatro D’Annunzio che riaprirà a novembre o quella pure interessantissima dell’art bonus per restaurare ad esempio le statue cittadine scaricandosi il 60% della somma investita. C’è un che di jurassico nella Commissione cultura in programma oggi al Comune di Latina.
Su segnalazione dell’Associazione Sempre Verde – Pro Natura di Latina arriva infatti oggi all’attenzione dell’organo consiliare presieduto da Fabio D’Achille, la vicenda dell’impronta di dinosauro scoperta a Rio Martino, già studiata da tre paleontologi della Sapienza, la cui sopravvivenza è messa a rischio dai lavori in corso nel porto canale.
“Fu il fotografo Bruno Tamiozzo a scoprirla sulle rocce della foce di Rio Martino. Si tratta spiega D’Achille – di un’impronta che secondo gli studiosi è stata lasciata da un dinosauro carnivoro di tre metri di lunghezza. Essendoci già uno studio ed essendone a conoscenza la Sovrintendenza, ci vogliamo attivare per portare il reperto nel museo del Procoio, dove sarà protetto e allo stesso tempo a disposizione di chi lo voglia vedere”. Ma come è arrivata quell’impronta a Rio Martino? Lo abbiamo chiesto a Fabio D’Achille
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