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RIFIUTI

Latina, il porta a porta partirà all’inizio del 2020

PResentato e discusso in Commissione Ambiente il piano industriale di Abc

LATINA – L’avvio della raccolta differenziata spinta, il cosiddetto porta a porta slitterà all’inizio del 2020 e per la sua piena operatività sarà necessario un anno. E’ quanto emerso ieri nel corso della presentazione e discussione del piano industriale di ABC in commissione Ambiente dove erano presenti il direttore Silvio Ascoli, i componenti del cda e i rappresentanti di Contarina, la società trevigiana leader nella gestione dei servizi ambientali che si è occupata della redazione del documento, gli assessori Lessio e Proietti e i dirigenti di settore del Comune di Latina.

Il piano industriale  illustrato da Luca Barbon di Contarina è stato così sviluppato: investimenti per 14 milioni; a 12 milioni ammonta il mutuo chiesto a Cassa Depositi e Prestiti; 10 milioni di investimenti per l’acquisto di nuovi mezzi, 4 milioni di fondi saranno impiegati per le attrezzature come mastelli, bidoncini, bidoni carrellati, materiali di consumo e transponder per identificare in modo univoco ogni singola utenza. Allo stato attuale non si prevede un aumento del Pef, e quindi delle bollette.

LA TARIFFA PUNTUALE – Il principio base sul quale si struttura la raccolta differenziata è quello della tariffa puntuale: il cittadino pagherà solo i rifiuti che produce. “Un aspetto importante di questo nuovo sistema è che, una volta a regime, rappresenterà un risparmio anche per le casse comunali e, di conseguenza, per i contribuenti. Oggi – spiega il capogruppo di Latina Bene Comune e presidente della commissione Ambiente, Dario Bellini – siamo al 30% di raccolta differenziata: ogni punto in più rappresenta per il Comune un risparmio di 80mila euro; Latina spende oggi oltre 8 milioni per conferire l’indifferenziato: a regime sarà 3 milioni”.

IL PERSONALE  – Note positive anche per i lavoratori. Sotto il profilo della sicurezza, grazie all’acquisto di 108 nuovi mezzi, scelti anche in base a caratteristiche di funzionalità che possano agevolare le fasi del lavoro degli operai. Dal punto di vista delle stabilizzazioni, si passerà da 164 a 209 operatori.

“Il gruppo di LBC – affermano i consiglieri – è soddisfatto del lavoro svolto sul piano industriale, ma anche di quello svolto da uffici e azienda, con il coordinamento della politica, sulle criticità di volta in volta incontrate. C’è un monitoraggio quotidiano sulle attività: ad esempio, proprio ieri (22 luglio) l’amministrazione ha chiesto al direttore una dettagliata relazione sull’ufficio gare e affidamenti dopo una segnalazione sollevata dai revisori dei conti di Abc. Quello che viene fatto è un lavoro attento e congiunto e sta dando i suoi frutti”.

CRITICHE DALLA MINORANZA  – Olivier Tassi del Gruppo Misto è preoccupato da come i risparmi previsti dal Piano economico e finanziario si ripercuotano sui servizi e manca il confronto sui canoni, mentre per Alessandro Calci di Forza Italia, l’Abc ha conferito troppi incarichi con affidamento diretto.

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