(nelle foto il generale Veltri riceve l’hard disk con i 319 mila fascicoli dei dispersi o caduti durante la Seconda Guerra Mondiale e i fascicoli cartacei ora digitalizzati)
GAETA – Un hard disk che sta nel palmo di una mano contiene oggi i fascicoli di 319 mila caduti o dispersi della II Guerra Mondiale. La scatola nera è stata consegnata questa mattina dal direttore del CedeCu di Gaeta Francesco Grillo, al generale Alessandro Veltri, Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti che ha voluto far digitalizzare 2,6 chilometri di documenti cartacei relativi ai nostri eroi di guerra, l’intero Albo D’Oro dei Caduti.
“Un lavoro ciclopico – ha spiegato l’ingegner Grillo – che abbiamo compiuto senza mai dimenticare che dietro quei fascicoli ci sono storie di vita, la storia del soldato andato al fronte”. La maggior parte sono relativi ai Caduti dell’Esercito Italiano (77% del totale); il 10% riguarda i Caduti della Marina Militare e il 4% quelli dell’Aeronautica Militare; ci sono poi i Partigiani (5%) e i caduti della Repubblica Sociale Italiana ( 4%).
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Accanto ai dati anagrafici, al certificato di nascita e di morte, si scoprono i ricordi, le foto, le lettere spedite e mai arrivate a casa, il futuro interrotto dalla Guerra. Storie di vita che raccontano anche la storia del nostro Paese.
“Rappresentate la pregevole operosità della pubblica amministrazione – ha detto il generale Veltri rivolto ai cento dipendenti del CedeCu che in 13 mesi hanno materialmente realizzato un lavoro certosino – Il nostro vuole essere un segno di attenzione nei confronti di tanti ragazzi che hanno perso la vita consentendo a noi di poter vivere in libertà”, ha aggiunto il Commissario. E ora, tutta la documentazione cartacea, dichiarata di interesse nazionale dal Ministero per i Beni Culturali, tornerà a Roma per essere conservata.
LA STORIA – Sono 1000 circa i fascicoli relativi a caduti o dispersi in provincia di Latina e da oggi i loro discendenti che ne faranno richiesta potranno ottenere la versione digitale di questi documenti riappropriandosi così dei ricordi di famiglia. E’ capitato alla sottotenente di vascello Ebe Pierini di Sabaudia che si occupa della comunicazione presso il Commissariato Generale delle Onoranze ai Caduti: “E’ stata una grande emozione. Non pensavo di trovare nulla in quel fascicolo – racconta – e invece c’erano lettere mai arrivate a casa, scritte con una grafia chiara, in un italiano molto fluente. In particolare una lettera scritta da mio zio al figlio che allora era un bambino di pochi anni. Si concludeva con la frase: “Vi prometto di tornare e di rendervi felici”. La storia invece è andata diversamente: disperso sul fronte greco, forse sull’isola di Creta. Mai tornato a casa. Il fascicolo è l’unica cosa rimasta di lui.
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LA PROCEDURA – In sintesi, dopo una prima fase di indicizzazione consistente nell’etichettatura di pallet, scatola, faldone, fascicolo mediante apposizione del bar-code, la documentazione è stata inviata a Gaeta. Si è passati poi alla sanificazione, un processo che, attraverso lo shock termico, permette di eliminare i microorganismi potenzialmente patogeni per la salute dei lavoratori. Poi sono stati eliminati fermagli e punti metallici sono stati tagliati i bordi e sono state rimosse le pieghe. Tutto ciò ha consentito, da un lato, il mantenimento nel tempo della documentazione cartacea, dall’altro il processo di acquisizione dell’immagine elettronica dei documenti contenuti all’interno dei fascicoli di ogni caduto o disperso. La documentazione è stata poi acquisita su supporto ottico attraverso scanner professionali ed è stata creata un data base di immagini elettroniche. Ne è seguito un controllo sulla qualità delle immagini acquisite: verifica e pulizia, eliminazione fogli bianchi, rotazione senso lettura, bontà della qualifica dell’immagine. Infine sono state apposte marca temporale e firma elettronica con conseguente certificazione del prodotto.
E ORA LA GRANDE GUERRA – A breve, per la precisione a partire dal 2021, presso il Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico della Difesa di Gaeta, che ha sede in Via Munazio Placo a Monte Orlando, con un affaccio straordinario sul Golfo, si metterà mano agli oltre 500 mila fascicoli dei caduti della I Guerra Mondiale.
All’evento di oggi hanno presenziato l’ingegner Gian Carlo Anselmino, Direttore Generale di A.I.D; il Capitano di Vascello Raffaele Cerretini, capo dell’Ufficio Statistica e Albo d’Oro del Commissariato Generale.
NON SOLO DIFESA – Il CeDeCu opera anche a servizio di enti diversi dal Ministero della Difesa: per la sanità, per esempio, dematerializzando cartelle cliniche, e ha già digitalizzato oltre un milione e ottocentomila fascicoli del Centro Documentale di Roma.
