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Borgo Piave chiede aiuto al sindaco di Latina: “Qui abbandono gravissimo destinato a degenerare”

Il lungo elenco di problemi nella lettera firmata dall'avvocata Rosa Parisi

LATINA – Troppo degrado a Borgo Piave e il comitato “Rinascita Borgo Piave”  scrive al sindaco di Latina Damiano Coletta presentando i problemi che affliggono la frazione e che “incidono sulla pubblica sicurezza dei residenti”. La lettera, firmata dall’avvocata Rosa Parisi fa riferimento all’incontro tenutosi il 21 marzo scorso in Comune per illustrare la situazione e al rapporto di collaborazione che ne è nato, senza però che siano stati risolti i problemi più impellenti.

LA LETTERA –  “A tutt’oggi purtroppo restano ancora irrisolte alcune criticità molto gravi che rendono necessario il Suo prezioso e specifico intervento – scrive Parisi – Tutto il Borgo versa in uno stato di abbandono insalubre, gravissimo e destinato a degenerare. La viabilità delle strade è compromessa dall’assenza di manutenzione ed il transito dei marciapiedi( in gran parte assenti) è impedito dalle fronde degli alberi e dalle mattonelle sconnesse. La Scuola Primaria di Borgo Piave facente parte dell’Istituto Comprensivo N. Prampolini è raggiungibile a piedi attraversando pericolosamente il marciapiede inagibile e lurido di via Dorso Guido oppure in macchina transitando via Arturo Codignola miseramente sconnessa e piena di buche.

LA SCUOLA E IL CENTRO SOCIALE – La scuola confina con il Centro Sociale  – scrive ancora Parisi – che doveva essere inaugurato  (per la seconda volta) il 9 maggio 2019 ma che invece resta ristrutturato, chiuso e pronto ad affrontare un ennesimo inverno. Questo ambiente comprendente  un asilo nido privato e la chiesa di San Benedetto accoglie bambini ed ospita genitori a tutte le ore per le varie attività previste, ma purtroppo non risulta affatto essere curato, sicuro e salubre come dovrebbe esserlo per un pubblico così fragile. La Via Piave che costeggia il palazzo sottoposto a sequestro dal 2015 è priva di marciapiedi; il ciglio di tale strada dove è presente la fermata dell’autobus e gli esercizi commerciali è  costantemente invaso da rifiuti oltre ad evidenziare un tombino aperto e non segnalato; la recinzione del suddetto palazzo è  fatiscente, a tratti inesistente. Riguardo poi la toponomastica siamo in attesa dal 1978 di veder sostituite le targhe di Via Pietra  che in realtà corrisponde a via L. Bissolati e Via Creta che corrisponde a Via M. Serao. Le parlo infine di Via G. La Pira strada che attraversa il centro abitato diventata negli anni un comodo parcheggio gratuito per i pendolari e una strategica scorciatoia per evitare la Rotonda di Borgo Piave. Peccato però che non ci sia idonea segnaletica  per regolarizzare tali parcheggi ( selvaggi) né l’ampiezza idonea di tale strada che subisce un restringimento attraversando Via Creta creando innumerevoli disagi per chi la percorre in entrambi i sensi di marcia”.

IL CASO DI VIA PIRA – E’ poi su Via Pira che si appunta l’attenzione del Comitato civico “strada dal manto ammalorato e pieno di buche che risulta a tutt’oggi di proprietà privata ma da anni di palese uso pubblico” chiedendo al sindaco che sia risolta questa contraddizione. “Come possiamo noi residenti che abbiamo comprato casa in questa zona e che siamo obbligati ad attraversarla non poter usufruire di una strada sicura, asfaltata, scorrevole, pulita e  degna di tale nome?”. All’Amministrazione l’appello: costringere il proprietario a manutenerla o farla dichiarare inagibile e chiuderla e inoltre intervenire su sensi di marcia e parcheggi selvaggi.

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