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la grande bellezza

Teatro Romano a Terracina, via ai lavori che riporteranno alla luce l’intera opera millenaria

Il finanziamento del Mibact per 4 milioni in due anni. Possibili nuovi rinvenimenti

TERRACINA – Riprendono i lavori di recupero dell’antico Teatro Romano di Terracina e ci vorranno due, forse tre anni, per vedere l’opera in tutta la sua grande bellezza. E’ la novità sul sito risalente al I secolo d.C., costruito sul ciglio della Via Appia, tra i pochi dell’epoca ad essere realizzato in un centro abitato, incastonato nel Foro Emiliano, cuore del  centro storico alto della città alta.
La nuova fase dei lavori finanziati dal Ministero dei Beni Culturali con un fondo di 4 milioni di euro e curati dalla Soprintendenza archeologica consentirà di  rimuovere 1300 metri cubi di terra e disseppellire il proscenio. “Un ulteriore e fondamentale passo avanti verso la rifunzionalizzazione di una struttura destinata a cambiare il destino della città e impattare fortemente sull’intero Lazio, creando un polo di attrazione culturale, artistica e turistica di altissimo pregio”, ha sottolineato l’eurodeputato ed ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini aggiungendo che il momento della presentazione dei lavori è speciale “per me e per la mia gente. Il tributo di sangue pagato nel bombardamento del ‘43 trova ora un senso (per quanto possibile) nel rinvenimento di un tesoro sepolto dal tempo. Consegnatoci dai nostri antenati per consegnarlo ai nostri figli. Un teatro romano di duemila anni fa sta per tornare alla luce”.

Nella Sala Giunta del Comune di Terracina hanno parlato la Direttrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, Paola Refice; il Funzionario Archeologo della stessa Soprintendenza Francesco Di Mario; la sindaca facente funzioni Roberta Tintari; l’assessora comunale alla Cultura, Barbara Cerilli e la direttrice  del Polo Museale della Città di Terracina, Ilaria Bruni.

“I lavori cominceranno subito  – ha assicurato la sovrintendente Refice e faremo in modo di garantire la continuità- e non è escluso che emergano altri reperti. Di stratificazioni ce ne sono tante, comprese quella medievale”.

Qualche disagio per residenti e commercianti del centro storico alto, ma ne varrà la pena.

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