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L'analisi della Asl

Coronavirus, Latina dei record: ben 19 comuni “liberi”. La percentuale dei guariti tra le più alte d’Italia

Casati: "Per il 4 maggio oltre il 90% dei Comuni pontini potrebbe essere a zero". Ma c'è preoccupazione per Rsa

(nella foto il direttore generale della Asl di Latina Casati e il direttore sanitario aziendale Visconti al lavoro sui numeri)

LATINA – La provincia di Latina comincia a intravedere la luce: 19 comuni sono da oltre 20 giorni (alcuni da 24) senza casi di contagio. Latina non è tra questi, in buona compagnia di Aprilia, Cisterna, Cori, Fondi, Formia, Itri, Maenza, San Felice Circeo, Sabaudia, Sermoneta. E ad Aprilia c’è un nuovo cluster.

VIRTUOSI I PICCOLI COMUNI TRA ISOLE, LEPINI E SUD PONTINO – “Sono i distretti Lt3 e Lt 5 i più “fortunati” – afferma il direttore generale della Asl Giorgio Casati – Ma Naturalmente non è una casualità, si tratta di Comuni in cui le misure sono state rispettate con rigore e i cittadini hanno avuto comportamenti molto corretti”. Bassiano, Campodimele, Castelforte, Lenola, Monte San Biagio, Norma, Pontinia, Ponza, Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga e Roccasecca Dei Volsci, SS Cosma e Damiano, Sezze, Sonnino, Sperlonga e Ventotene quelli che hanno superato le tre settimane indenni. Ma siccome per essere considerati a zero contagi sono sufficienti due settimane, sono nel novero dei “fortunati” anche Gaeta e, Minturno, con 15 giorni senza casi. E vicini alla meta sono pure Spigno Saturnia e Terracina.

PATRIMONIO INESTIMABILE – “Un patrimonio dal valore inestimabile che viene restituito alle comunità locali che lo devono salvaguardare. Ci siamo trovati a dover fronteggiare uno tsunami e abbiamo messo in campo tutto il carattere dell’Azienda: le strutture non sono crollate e ora c’è da gestire la fase dell’ondata che si sta ritirando tenendo presente che resta il rischio dell’ondata di ritorno. Basta un errore, basta una persona per creare un nuovo cluster e si ricomincia daccapo – aggiunge Casati –  Quello che abbiamo tra le mani è un dato molto confortante, ma vanno mantenute le regole del distanziamento sociale e del lavaggio delle mani, come pure quella di rivolgersi al medico curante se il naso gocciola. Sarà lui a decidere se è necessario fare il tampone”.

PICCOLI GRANDI RECORD – Un’analisi compiuta con dati reali, giorno dopo giorno che hanno mano a mano evidenziato come la provincia di Latina sia nel Lazio quella con il più basso numero di pazienti positivi rispetto alla popolazione, con la percentuale più bassa di deceduti,  il più alto numero di Comuni liberi e con una tra le percentuali più alte di guariti in tutta Italia. “C’è un’evidenza quantitativa di quello che stiamo facendo e proseguendo così il 4 maggio possiamo aspettarci di arrivare con oltre il 90% della provincia a casi zero”.

TIMORI PER RSA E RESIDENZE ANZIANI – Non sono tutte rose e fiori. Se la situazione generale lascia intravedere la fine del tunnel, resta alta invece la preoccupazione per Rsa e residenze per anziani. Infatti a seguito dei controlli effettuati dalla Asl di Latina sono emerse criticità in 7 strutture del territorio. “I rilievi  – spiegano  – sono relativi al numero degli ospiti superiori a quanto autorizzato e al fatto di ospitare persone non autosufficienti. Tutti gli atti sono stati trasmessi ai Comuni di Sabaudia, Lenola, Aprilia e Sezze e ai Carabinieri dei NAS”. I tamponi sono in corso.

TAMPONI AL 40% DEL PERSONALE SANITARIO  – Nell’ottica della prevenzione e della scoperta precoce dei casi sono stati eseguiti tamponi su 1200 operatori sanitari, circa il 40% di quelli in servizio presso la Asl di Latina e di questi sette sono risultati positivi. Intanto è stata attivata al Goretti la misurazione della febbre con i termometri laser in entrata e in uscita “Una misura  – ha spiegato il dg della Asl Casati  – che sarà estesa anche agli altri presidi del territorio”.

DUE TERMOSCANNERLa Asl ha anche acquistato due termoscanner (oltre ai termometri a infrarossi già in uso) dei quali uno sarà installato all’ingresso della palazzina direzionale che si trova nel piazzale del Goretti, dove hanno sede la direzione sanitaria, il bed managment e alcuni uffici-chiave dell’azienda, e dove entra anche personale impegnato in prima linea nella lotta al Covid-19.

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