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Florovivaisti in crisi, Trano: “Piaga soprattutto in provincia di Latina. Ora una legge ad hoc”

L'iniziativa annunciata dal presidente della commissione Finanze

LATINA – Dopo le misure varate nel decreto Rilancio che ha introdotto lo stop al pagamento dei primi sei mesi di contributi alle aziende florovivaistiche, una legge per ridisegnare il settore. La annuncia Raffaele Trano, il deputato di Formia, presidente della Commissione finanze alla Camera.

“A soffrire tanto e molto più di altri la crisi economica generata dall’emergenza coronavirus sono le aziende florovivaistiche che per settimane sono state costrette a investire per curare le piante, a raccogliere i fiori e a buttarli essendo chiusi mercati e negozi, l’export bloccato e i diversi eventi annullati, compresi i matrimoni. Una piaga soprattutto in provincia di Latina, dove un’ampia fetta dell’economia ruota attorno al florovivaismo”, sottolinea l’esponente politico eletto con i Cinquestelle e oggi indipendente.

Nei prossimi giorni sarà oggetto di parere da parte della Commissione Finanze, l’esame delle “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”: “Si tratta  – illustra Trano – di una legge destinata a ridisegnare l’intero settore, che prevede, tra le varie misure, un piano nazionale, l’istituzione di distretti e di “piani di gestione locale del territorio”, con il riconoscimento urbanistico delle realtà che operano da almeno 10 anni, un tavolo tecnico e un osservatorio nazionale, un piano fieristico nazionale, l’istituzione di un ufficio dirigenziale, non generale, presso il Ministero delle politiche agricole, e la promozione del marchio “vivaifiori”. Previsto anche lo stanziamento di due milioni di euro per le attività di comunicazione e di promozione del settore e due milioni di euro di risorse ministeriali per finanziare progetti di ricerca e di sviluppo del settore. Una proposta di legge che guarda al futuro del florovivaismo. Visto che al settore occorrono intanto risposte celeri per far fronte alla crisi, torno però anche a chiedere al Governo l’istituzione di un fondo straordinario, come avevo già fatto durante il lockdown insieme alla collega Nadia Aprile, oltre alla quantificazione dei danni e delle perdite di chances che tramite alcuni consiglieri avevamo fatto pervenire informalmente alle Regioni Lazio e Puglia. Come emerso da un’interlocuzione che ho avuto con Aldo Alberto, presidente associazione florovivaisti italiani, ritengo infine determinante il sostegno da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in ambito europeo e del Consiglio Agricoltura e Pesca per l’attivazione di misure straordinarie per la gestione della crisi, che possano garantire liquidità alle aziende e compensi per il mancato reddito”.

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