LATINA – A due anni dalla sua scomparsa, Latina ricorderà, sabato prossimo al teatro D’Annunzio, Silvio Di Francia l’assessore alla Cultura del Comune capoluogo nella giunta Coletta, e prima ancora del Comune di Roma, pluricampione di judo, morto all’età di 69 anni per una malattia neurodegenerativa di cui aveva parlato pubblicamente nella sua ultima apparizione al circolo cittadino.
Organizzano l’evento l’Asd Judo Preneste, l’associazione fondata 50 anni fa dal padre di Di Francia, Alberto VII Dan di judo, in collaborazione con la cellula di Latina dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e di autodeterminazione. “Non sarà una commemorazione, ma una serata come l’avrebbe organizzata lui”, hanno spiegato due delle promotrici, Patrizia Ciccarelli e Roberta Di Francia, intervenuta a Latina per la presentazione dell’evento al Museo Giannini con la sorella Alessandra e la mamma Angela.
Il titolo scelto per la manifestazione è un inno di libertà della generazione di Di Francia, l’immortale e non casuale “The Times they are a changin’” di Bob Dylan. Per parlare dei tempi che stanno cambiando arriveranno al teatro di Latina, alle 21 di sabato 15 marzo, Ascanio Celestini, Clemente Pernarella, Luigi Manconi, Marino Sinibaldi, Renato Chiocca che firma un documentario su Di Francia, e Stefano ed Eugenio Saletti.
Il giorno successivo, domenica 16 marzo, a Latina saranno aperte contemporaneamente le porte delle palestre di Judo (Asd Judo Shinan, Arca Judo Club Latina, Judo Ippon Latina Asd, Shibumi Dojo, Asd Ronin Latina) e sono state organizzate dimostrazioni e combattimenti per sostenere lo sport che Silvio Di Francia aveva praticato sin da bambino e che lo ha portato a conquistare più volte il titolo di Campione Italiano.
“Passione per lo sport e per la politica di equivalevano in Silvio, che ha fondato la sua vita sul principio del judo “benessere e mutuo soccorso”, quello che dovrebbe essere anche la politica”, ha detto Roberta Di Francia che così lo ricorda
“Sarà un’occasione per ribadire il diritto all’autodeterminazione – ha detto Luca Palombo tra i coordinatori della cellula Latina dell’associazione Luca Coscioni nata nel 2024 – I diritti non sono mai conquistati una volta per tutte ma bisogna difenderli”.
L’ingresso al D’Annunzio sarà libero con prenotazione sulla piattaforma Evenbrite.
