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operazione gabbia

Regione Lazio: “Basta con case di riposo lager, serve una nuova normativa”

La Uil: "Comuni e Regione rivedano il sistema di tariffazione delle rette delle RSA, ora inaccessibile a molti"

LATINA – “Basta con le case di riposo lager, occorre una normativa nuova”. Lo hanno detto con una nota congiunta gli assessori regionali alla Sanità e all’Integrazione Socio-sanitaria, Alessio D’Amato e alle Politiche Sociali, Alessandra Troncarelli dopo il caso della donna anziana e non autosufficiente chiusa in gabbia in una struttura di Roccagorga, emerso grazie a un’indagine del Nas che ha svelato un’altra storia terribile di maltrattamenti.

La signora che era ospite di una casa per anziani di Roccagorga veniva infatti tenuta chiusa in un letto con sbarre di metallo fatte costruire e che coprivano da capo a piedi e tutt’intorno lo spazio. Così non poteva muoversi. Arrestati il titolare della struttura la moglie e 5 operatrici sociosanitarie. A testimoniare che osa accadeva, ci sono le drammatiche immagini riprese dalle telecamere piazzate nella struttura dai carabinieri del nucleo antisofisticazione che ieri hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare a Roccagorga, Sezze e Maenza dove risiedono i 7 indagati.

Per D’Amato e Troncarelli “il caso della signora disabile che ha subito maltrattamenti in una struttura ricettiva per anziani nella provincia di Latina sottolinea ancora una volta la necessità di rivedere la normativa sull’attività autorizzativa e dei controlli. L’anziana infatti, se come si apprende non era autosufficiente, non doveva stare in quella struttura ma piuttosto in una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) con personale medico ed infermieristico. Le norme che regolano le Case di Riposo e le Comunità alloggio devono essere ridisegnate in maniera più stringente e per questi motivi porteremo a breve una modifica delle normative”.

UIL PENSIONATI – La Uil pensionati di Latina in una nota, sollecita tutte le amministrazioni, dai Comuni alla Regione Lazio, a rivedere e rafforzare la normativa relativa alle autorizzazioni e ai controlli sulle case di riposo. “A questo va aggiunto il tema dei pochi posti letto nelle strutture pubbliche e, soprattutto il problema degli alti costi che portano le famiglie a rivolgersi presso strutture non sempre idonee – dichiara Francesca Salvatore Segretaria Responsabile UILP Latina Nord – Su nostra iniziativa la Regione Lazio ha dato una prima e parziale risposta riguardo le rette di degenza nelle Residenze Sanitarie Assistenziali nella Regione, ma non è sufficiente perché chi supera il reddito ISEE di 20mila € è costretto a pagare una reddita di 1.800€ mensili. Da una nostra ricerca è emerso come nella provincia di Latina un pensionato su quattro percepisce una pensione al di sotto dei 500 € al mese. Per questo chiediamo ai Comuni e alla Regione di rivedere il sistema di tariffazione delle rette delle RSA introducendo più fasce di reddito e rendendo progressivo ed equo il sistema”.

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