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l'inchiesta

Marocchino inseguito e morto, autopsia blindata dalla Procura confermerebbe un colpo letale

L'esame è durato cinque ore. Due cittadini di Aprilia restano indagati per omicidio preterintenzionale

LATINA – E’ uscita dopo cinque ore dalla sala settoria, Maria Teresa Setacci, il medico legale incaricato dal pm Giuseppe Miliano di eseguire l’autopsia sul corpo di Haidy Zaitouni il marocchino morto a Campo Di Carne dopo essere stato inseguito da tre uomini convinti che si trattasse di un ladro in azione. Pochissime parole ai giornalisti che aspettavano e solo per dire che i risultati dell’esame sono stati blindati dal magistrato:

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Ma il silenzio dei periti di parte che hanno preso parte all’esame per conto della difesa della guardia giurata e dell’autista entrambi residenti in un condominio di Vai del Guardapasso e  accusati di omicidio preterintenzionale per aver causato la morte del nordafricano, unito ad alcune indiscrezioni emerse questa mattina sui quotidiani locali, Il Messaggero e Latina Oggi,  descrivono un quadro possibile di quanto accaduto nel cuore della notte tra sabato e domenica. Un quadro che confermerebbe l’ipotesi formulata dai carabinieri dopo aver raccolto alcune testimonianze e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza che riprendono la scena sulla Nettunense: lo straniero che era su una Renault Megane veniva seguito dagli indagati a bordo di un’altra auto e  quando è sceso dalla macchina per fuggire è stato bloccato, forse con un colpo violento. A quel punto è stramazzato al suolo privo di vita. “Non è stato un pestaggio” ha detto il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina aggiungendo: “Non abbiamo notizie di ronde, ma la pronta reattività dei cittadini è oggetto di attenzione”.

I due indagati Giovanni Trupo e Massimo Riccio intanto si sono difesi e ai militari del comando provinciale di Latina hanno detto in lacrime: “Non lo abbiamo picchiato, ci siamo rovinati la vita”.

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