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due arresti, 15 da identificare

Agguato ai carabinieri ad Aprilia, il colonnello Vitagliano: “Plauso ai militari. Fatto grave, ma non criminalizziamo un quartiere”

Il commento del comandante provinciale dell'Arma sui fatti avvenuti nella notte in via Francia

LATINA – Accerchiati di notte da un gruppo di quindici persone che li hanno minacciati di morte: “Tanto vi spariamo” e poi giù sassi e vasi all’indirizzo della macchina dei carabinieri. Non avrebbe voglia di commentare il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina, dopo i fatti avvenuti in Via Francia ad Aprilia, mentre vanno avanti le indagini per identificare i 15 che hanno “difeso” Cristian Battello e  Cristoforo Iorio di 31 e 32 anni finiti in manette.

“Questo episodio è grave e inquietante anche perché avviene mentre la pattuglia dà assistenza ad un’ambulanza, il che dà la misura di quanto possa essere resa difficile un’opera che si dispiega anche in altri campi, ma testimonia anche la grande professionalità dei due carabinieri che sono rimasti impassibili e hanno agito con freddezza e determinazione. Sono stati davvero bravi, a loro va il mio plauso”, commenta Vitagliano.

I fatti sono noti: mentre i carabinieri sono vicini al mezzo di soccorso arrivano battello e Iorio in sella ad uno scooter  e danno il via ad una sequenza che ha dell’incredibile: puntano i militari, li evitano per un soffio e gli urlano contro minacce di morte, poi si rifugiano dove sanno di trovare alleanze. Chiamano a raccolta una quindicina di persone, volano sassi e vasi sull’Alfa Romeo blu dei carabinieri che restano al loro posto, non arretrano e non reagiscono, chiamano i rinforzi e arrestano i due.

Di concorso nel reato di minacce gravi  e resistenza a pubblico ufficiale dovranno rispondere anche gli altri 15 in corso di identificazione: “Non basta per colpevolizzare un’intera comunità, ma dimostra che certi soggetti criminali riescono avere un certo seguito, che esistono delle alleanze di tipo criminale e ci spinge ad ulteriori indagini”, commenta Vitagliano.

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