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covid-19

Fase 2, Fogliano ancora off limits, la lettera di protesta di un ciclista

"E' un sito pubblico, almeno a piedi e in bici dovrebbe essere accessibile"

LATINADue lettere arrivate in redazione in questi giorni, ci spingono a porre una questione che evidentemente interessa molti cittadini: la riapertura di Fogliano. La prima lettera arriva da un professionista di Latina, appassionato di ciclismo che, passando per la strada che collega la Litoranea all’altezza del canale Rio Martino a Fogliano, ha trovato il passaggio sbarrato.

La seconda lettera, sullo stesso argomento, è di un frequentatore abituale di Fogliano. Infatti, il boschetto che precede il lungolago, così come il museo, la passeggiata e l’orto botanico, non sono ancora accessibili al pubblico dopo l’emergenza Covid-19 che ne ha obbligato la chiusura per evitare assembramenti.

Fogliano è l’unica area verde pubblica ricadente nel Parco Nazionale del Circeo che non è stata ancora riaperta per ragioni organizzative che attengono di certo alla sicurezza dei visitatori. Da quanto apprendiamo è stata chiesta al Comune di Latina l’autorizzazione per l’utilizzo di un’area parcheggio su terreno agricolo, per impedire alle auto di arrivare fino al caseggiato ed è prevista la rimodulazione dei percorsi di accesso. 

Tuttavia le riflessioni dei nostri lettori sono  – crediamo – quelle di molti e costituiscono un invito, al quale ci uniamo, a trovare le soluzioni giuste per procedere a una celere riapertura.

 

LA LETTERA –  

Gentile redazione,

desidero sottoporvi una questione che credo stia a cuore a tanti.

Latina non ha molti luoghi giusti per aiutare a smaltire lo stress di ogni giorno, ma certamente uno di questi è (era) il Lago di Fogliano dove tra fauna e flora tra acqua e cielo si riesce a recuperare un ritmo di vita più rilassato.
Ma il Covid-19 ci ha tolto anche questo e chi detiene le chiavi del sito, nonostante non ci siano più effettive ragioni per impedire un afflusso regolato a chi ritiene di volersi giovare di quel luogo, si è sostituito al Covid-19 prorogando sine die il divieto di accesso.
Ho sentito dire che ci sarebbero problemi d parcheggio che impedirebbero all’utenza di frequentare il posto, ma perché impedire l’accesso a chi vuole frequentarlo in bicicletta o di corsa o raggiungerlo con i mezzi pubblici per poi fare una passeggiata all’aria aperta? Mi sembra che l’impedimento non sia giustificato anche in considerazione della natura pubblica del sito.
Auspico per questo che le autorità deputate alla gestione-fruizione di Fogliano, vogliano rimuovere gli impedimenti all’accesso, magari cominciando con il predisporre un regolamento che consenta il passaggio ai biker, ai runner o ai semplici “cittadini camminatori”  di godere del posto e di respirare un po’ d’aria fresca in questo periodo che è anche tra i più belli, prima che faccia troppo caldo.
Non vorremmo infatti che  – con la scusa del Covid-19  – si sia, di fatto, privatizzato un sito d’interesse pubblico, senza alcuna vera ragione.

Lettera firmata

SECONDA LETTERA – Sono un (ex?) frequentatore di Fogliano. Lo Stato ha espropriato 1700 ettari pagandoli a suo tempo 27 miliardi di lire per mettere il lago a disposizione del pubblico. Ora se ne ne impedisce o ritarda l’uso e Fogliano è di fatto l’ultima area naturalistica ad essere ancora in lock down.
Il Ministro Costa sa che un’area sotto la sua Amministrazione viene sottratta al pubblico godimento per motivi meramente burocratici (ad esempio: non si sa chi deve pulire gli indispensabili e malfunzionamenti gabinetti pubblici)?

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