ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

la giornata internazionale

Violenza sulle donne, uscirne si può, cominciando dal lavoro: a Latina i progetti Ilma e La.B

Dati pesanti: 89 arresti e 322 denunce, dallo stalking alle lesioni, alla violenza sessuale

LATINA – Oggi è la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne e la Polizia di Stato ha diffuso i dati che riguardano la violenza di genere.

LA VIOLENZA IN NUMERI – In provincia di Latina il bilancio è davvero pesante: 89 arresti dall’inizio dell’anno a settembre,  per reati che vanno dalla violenza sessuale allo stalking, alle lesioni personali. E in un terzo circa dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia. Oltre agli arresti ci sono state 322 denunce per soprusi, aggressioni fisiche e psicologiche che troppo spesso vengono consumate tra le mura domestiche per mano di mariti, compagni o ex conviventi. Ma i reati segnalati sono stati molti di più in provincia: 182 casi di atti persecutori, 255 violenze in famiglia e 33 violenze sessuali. Per quanto riguarda infine gli omicidi, dei 5 registrati dall’inizio dell’anno, uno è riconducibile alla violenza di genere. Numeri  che raccontano un quadro drammatico su cui sarà bene riflettere approfonditamente.

USCIRNE SI PUO’ COMINCIANDO LA LAVORO   – Ma quella di oggi è soprattutto una giornata per raccontare come si può uscire dalla violenza domestica,  conquistando prima di tutto l’indipendenza economica: “E’ bene sfatare il mito che le donne non lavorano e non contribuiscono al reddito familiare – spiega Francesca Innocenti, assistente sociale e presidente del Centro Donna Lilith – Almeno il 65% delle donne che si rivolgono a noi sono professioniste o comunque donne impegnate nel lavoro, ma l’indipendenza economica è negata dal compagno maltrattante che gestisce anche lo stipendio della donna. Molte di loro sono state poi costrette a lasciare il lavoro, o a non cercarlo”. E dopo la separazione la violenza economica diventa negazione dell’assegno di mantenimento per i figli. Ma se ne può uscire. Lo hanno voluto raccontare il Comune di Latina con il Centro Donna Lilith in un evento live sui social, ancora disponibile sulla pagina Fb dell’Ente, illustrando il progetto Ilma con l’accompagnamento al lavoro di 30 donne e il laboratorio di pelletteria artigianale La.B, La Bufala, percorsi lavorativi di uscita dalla violenza. “Nel percorso del progetto Ilma abbiamo ascoltato le donne e lavorato sulle loro ambizioni, sui loro sogni, perché la violenza non permette alle donne di sognare. Con questo progetto lo hanno potuto fare”.

L’INTERVISTA A FRANCESCA INNOCENTI 

TECNOLOGIA NELLA LOTTA ALLA VIOLENZA DI GENERE – La raccolta e il monitoraggio dei dati, indispensabili per tracciare le strategie di prevenzione e contrasto – spiegano  dalla Polizia di Stato – richiede evidentemente un ampio ricorso alla tecnologia e la pubblicazione si chiude con l’anticipazione di un app, chiamata Scudo, in fase di ultima sperimentazione, di cui saranno dotate tutte le forze di polizia e che consentirà di possedere tutte le informazioni utili sui precedenti interventi  effettuati presso il medesimo indirizzo (presenza di minori o di soggetti  con malattie psichiatriche o dipendenti da droghe o alcol, disponibilità di armi, lesioni personali subite in passato dalla vittima) e di calibrare così nel modo migliore l’operatività.

LA APP PER SEGNALARE IMMAGINI E DATI ANCHE RESTANDO ANONIMI –  La app YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.

 

2 Commenti

2 Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto