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Controlli a Ponza e Ventotene, il Nas sequestra 650 chili di prodotti ittici

Le ispezioni attività di ristorazione, esercizi commerciali, farmacie, strutture sanitarie e socio assistenziali

PONZA –  E’ la settimana di Ferragosto e i controlli aumentano su tutto il territorio provinciale, isole comprese, con l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza. I Carabinieri del Nas di Latina, con le Stazioni Carabinieri e l’ausilio del Nucleo Elicotteri CC di Pratica di Mare, della Motovedetta CC 816 Tripodi di Gaeta e del battello pneumatico in dotazione ai Carabinieri di Ponza, hanno condotto una serie di controlli ispettive sulle attività di ristorazione, esercizi commerciali, farmacie, strutture sanitarie e socio assistenziali ubicate sull’isole di Ponza e Ventotene.

Al termine delle verifiche a Ponza, dove sono stati effettuati 21 controlli, sono state contestate 16 violazioni amministrative, mentre a Ventotene, negli undici controlli eseguiti, sono emerse 8 violazioni amministrative. Complessivamente le sanzioni applicate, per un ammontare di 23.500 euro, hanno riguardato  carenze igienico sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento, interessati da sporco pregresso e non sottoposti alle manutenzioni ordinarie e straordinarie; mancata applicazione  delle procedure di autocontrollo basate su sistema HACCP; assenza di tracciabilità dei prodotti alimentari e la difformità dei locali rispetto ai titoli autorizzativi; omessa esposizione dei cartelli di divieto di fumare nei locali pubblici.

E a proposito di tracciabilità, l’assenza del requisito di legge che consente di risalire ad ogni passaggio della catena che va dal produttore al consumatore finale, è costata cara a tre attività che si sono viste sequestrare  650 chilogrammi di alimenti e prodotti ittici. “Considerato il potenziale pericolo per la salute dei consumatori, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro degli alimenti per un valore di circa 13.500 euro”, si legge nella nota di bilancio del Nas.

Carenze professionali – organizzative sono state invece riscontrate nelle strutture sanitarie e socio assistenziali.

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