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500 ettari in fumo

Incendi a Formia, il sindaco Taddeo: “Ogni cittadino deve fare la sua parte”

L'appello del primo cittadino dopo la devastazione

FORMIA – Dopo il devastante incendio che per due giorni e due notti ha imperversato su tutto il territorio di Formia e la condanna dell’arcivescovo Luigi Vari, arriva l’intervento del sindaco di Formia Gianluca Taddeo che dopo aver ringraziato gli operatori dell’emergenza incendi, ricorda ai cittadini la necessità di osservare scrupolosamente le regole poste a prevenzione dei roghi.

 “Un plauso particolare ai Vigili del Fuoco, ai volontari di Protezione Civile, ai carabinieri della Forestale, ai diversi cittadini volontari. Tutti si sono immediatamente attivati per spegnere gli incendi – scrive il primo cittadino –  Purtroppo non sempre si riesce a intervenire in tempo, ma il lavoro prezioso e instancabile che prestano queste persone è veramente un qualcosa di speciale. Li ringrazio personalmente per la professionalità e l’intervento adeguato”. Distrutti circa cinquecento ettari di vegetazione, con danni incalcolabili.

Taddeo lancia anche un appello alla popolazione a prestare particolare attenzione in questo periodo di forte siccità, con temperature che sfioreranno i 40°, ad astenersi dall’accendere fuochi nel rispetto delle ordinanze comunali e delle misure di prevenzione e rischio di incendi boschivi:  “Invito i cittadini tutti a segnalare qualsiasi principio di incendio sul territorio, che continuerà ad essere vigilato dalle forze dell’ordine attive sul campo. Sono incendi di natura dolosa, ma bisogna assolutamente tenere alta la guardia e prestare la massima attenzione per difendere questo  nostro straordinario patrimonio naturalistico, faunistico, botanico e paesaggistico. Voglio complimentarmi con i volontari della Protezione Civile Ver Sud Pontino e con il suo presidente Antonio Tomao, che da anni operano senza soste e senza risparmio di energie a difesa del nostro comprensorio”.

Il grave episodio scoppiato tra martedì e mercoledì – ricordano dal Comune –  è arrivato a distanza di qualche giorno dall’approvazione, all’unanimità, in consiglio comunale, della delibera di indirizzo per il contrasto agli incendi. Linee di intervento, condivise con tutti i Comuni del sud della Provincia, con il Parco Naturale dei Monti Aurunci e con le associazioni del territorio, per una decisa azione di coordinamento rapportandosi ed integrandosi con quanto già si fa in materia: sorveglianza e deterrenza penale (controllo con videocamere), interventi più rapidi di allarme e spegnimento. La delibera costruita in mesi di confronto sia in commissione consiliare che con l’audizione della XII commissione Regione Lazio, in sinergia con i rappresentanti della Regione, del Parco Naturale dei Monti Aurunci e della XVII Comunità Montana Monti Aurunci, ha intensificato l’attenzione sul fenomeno degli incendi proponendo tra gli altri un principio fondamentale: un patto di collaborazione “attraverso la promozione di progetti e programmi mediante sottoscrizione di protocolli d’intesa ed il coinvolgimento di coloro che vivono e animano la montagna, con particolare riferimento alla categoria degli allevatori, allo sviluppo sostenibile delle attività agro-silvo pastorali del territorio montano anche perché la maggiore parte degli incendi pascolativi sono motivati dall’esigenza del rinnovo del cotico erboso”. Dalla proposta contenuta nella delibera è nata un’alternativa sostenibile: il ricorso al fuoco prescritto. Una pratica già consolidata in altre zone d’Italia compreso territori all’interno di Aree Protette.

“L’approvazione recente di questa delibera deve rappresentare un punto di partenza di un programma che aggiunge attenzione e strumenti complementari di prevenzione alle operazioni di spegnimento e repressione già in essere – prosegue il sindaco Taddeo,  che su questo argomento molto delicato sta predisponendo un’ordinanza specifica che va a completare quella già emessa qualche mese fa rispetto alla pulizia delle aree private. “L’Amministrazione – conclude – è stata sempre in prima linea su questo fronte. E’ un lavoro sinergico che coinvolge tutti e pertanto dobbiamo intervenire con mezzi efficienti ed efficaci perché ogni cittadino deve fare la sua parte, promotore della difesa e cura del territorio e della sua bellezza che non può essere ‘violentata’ da individui senza scrupoli”.

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